Ispettorato repressione frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, in collaborazione con la Guardia di finanza, ha compiuto un’operazione (codice “Mamma mia) che ha portato al sequestro in Puglia, Calabria e Umbria di oltre 2.000 tonnellate di olio extravergine di oliva falsamente fatturato italiano (proveniente da Grecia e Spagna) di un valore pari a oltre 13 m.ni di Euro.
Sono otto gli indagati, accusati di frode agroalimentare e di reati fiscali. L’olio proveniente da Grecia e Spagna veniva registrato come 100% italiano da aziende calabresi e pugliesi che emettevano falsa documentazione che lo certificava come Made in Italy e successivamente inviato a ignari imbottigliatori. La frode andava avanti dal 2014.
La verniciatura conferisce alle olive un colore più brillante e ne nasconde i difetti, permettendo così lo smaltimento di olive vecchie e prodotte negli anni precedenti. 19 le persone denunciate e 26 le comunicazioni di notizia di reato. I presunti responsabili dovranno rispondere di impiego fraudolento di additivi non consentiti, vendita di alimenti non genuini come genuini, detenzione per il commercio, in modo doloso, di sostanze destinate all’alimentazione pericolose per la salute pubblica. Si consiglia dunque di consumare olive da tavola dolci, dal colore verde non troppo intenso se provenienti dalla zona del sequestro.
+INFO:
www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/in_breve/2016/02/03/falso-olio-made-italy-sequestri-in-puglia-calabria-umbria_e9a8790f-9ab9-477b-a7cf-0c42efeb20c1.html
ilcentro.gelocal.it/regione/2016/02/03/news/sequestrate-85-tonnellate-di-olive-colorate-col-solfato-di-rame-19-denunciati-1.12889950