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Lo spettacolo della Sforzato Wine Stage ha infiammato il Giro d’Italia. La sedicesima tappa della corsa rosa è stata vinta dal ceco Jan Hirt, che si è imposto sul traguardo di Aprica dopo 202 km dalla partenza di Salò. Uno spot per il vino valtellinese i suoi terrazzamenti in piena regola, una frazione con tante salite, tra cui il temutissimo Passo del Mortirolo e il Valico di Santa Cristina. Vino e ciclismo, un binomio importante per la Valtellina che ha sfruttato la vetrina della corsa rosa per fare ammirare il suo paesaggio e i suoi vigneti.

Un’esposizione mediatica importante, oltre al pubblico presente lungo la tappa sono stati sicuramente i passaggi televisivi sulla Rai e sulle tv internazionali a mettere in prima fila il brand Sforzato e quello della Valtellina. “Siamo molto soddisfatti, un evento come il Giro d’Italia è sicuramente un grande palcoscenico per i nostri vini, ma soprattutto per il nostro territorio-il commento di Danilo Drocco, presidente del Consorzio tutela Vini di Valtellina- All’arrivo e lungo il percorso c’era tantissima gente, un tappone battezzato come Sforzato Wine Stage, un riconoscimento importante da parte degli organizzatori che hanno scelto la Valtellina come tappa enoica di questo Giro d’Italia. Quello che più conta è stata l’esposizione mediatica per i milioni di telespettatori che hanno seguito la corsa in Italia e nel mondo, contatti importanti per una zona che negli ultimi anni è cresciuta sia sulla qualità dei vini che sotto il profilo dell’accoglienza e dell’enoturismo, dove la bicicletta rappresenta una grande opportunità da sfruttare”.

Una tappa eroica come i terrazzamenti della Valtellina, scorci mozzafiato e paesaggi vitati che entrano nel cuore degli appassionati di vino e di bici. Alcuni topic come il passaggio della carovana nei pressi della Tenuta La Gatta di Bianzone della cantina Triacca, oppure la scalata a Teglio nel cuore della Valgella, la più estesa delle sottozone della denominazione Valtellina Superiore Docg. C’è anche chi si era preparato alla tappa la sera prima, come la Nino Negri che ha colorato di rosa il suo fruttaio a Ca’ Guicciardi in mezzo alle vigne dell’Inferno. All’arrivo all’Aprica grande festa e momenti di degustazione con Sara Missaglia, sommelier e giornalista che ha fatto scoprire ai tanti appassionati la Docg Sforzato di Valtellina e altre bottiglie di Nebbiolo delle Alpi.

Per la cronaca sportiva il 31enne ceco ha preceduto di 10” l’olandese Thymen Arensman, il gruppo della maglia rosa è arrivato con un ritardo di 1’25” e nella volata per il 3° posto è stato Jai Hindley a prendere i secondi d’abbuono, che lo avvicinano al leader della classifica Richard Carapaz quarto all’Aprica, distanziati da solo tre secondi. Sul traguardo valtellinese grande attesa anche per lo squalo Vincenzo Nibali, attardato di 42” dopo aver fatto sognare nella discesa del Mortirolo, ma sull’ultimo strappo del Santa Cristina non aveva più gambe. Un Giro d’Italia che negli ultimi anni ha visto protagonisti Barolo e Barbaresco nelle Langhe, il Chianti Classico e il Brunello in Toscana, Montefalco con il Sagrantino, le bollicine della Franciacorta e del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, sino alla Romagna del Sangiovese, in attesa di sapere quale sarà la prossima tappa.

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