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Si è tenuta ieri durante il SIMEI-ENOVITIS, nella Sala Gemini del Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano, la prima Convention del Progetto Tergeo di Unione Italiana Vini dedicata alle oltre duecento aziende vitivinicole aderenti al progetto e a tutti i partner coinvolti, tra cui rinomati istituti di ricerca ed importanti fornitori di prodotti e servizi per la viticoltura ed enologia.  I lavori sono stati aperti da Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini, il quale ha tracciato le fila dei primi due anni di attività di Tergeo, riprendendo l’importanza del concetto di sostenibilità e ribadendo l’impegno di UIV nel creare una comunicazione univoca ed efficace su questo tema più che mai attuale.

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 Il presidente Tergeo, Osvaldo Failla ha poi presentato ai numerosi ospiti presenti il nuovo Comitato Tecnico Scientifico, insediatosi lo scorso settembre, costituito da 29 membri. Il nuovo comitato ha lavorato alacremente tra l’8 settembre 2011 e il 19 settembre 2013 portando alla definizione di 31 applicativi esaminati di cui 25 validati e utilizzati dalle aziende, e all’approvazione di un modello di sostenibilità della gestione di un vigneto e di una matrice di autovalutazione del vigneto.

 Se nel 2012 le aziende aderenti al progetto erano 169 e 223 nel 2013, tra cui la Puglia risulta essere la regione più attiva con 45 aziende vitivinicole. L’obiettivo per il 2014 sarà di raggiungere le oltre 300 aziende, entro poi il biennio 2014/2015 si vuole intensificare e migliorare la comunicazione, potenziando la partecipazione di Tergeo alle fiere nazionali, alcune delle quali già in programma per il 2015 come Vinitaly e Expo 2015.

 Il progetto Tergeo ha proposto numerosi corsi formativi che sono stati frequentati da centinaia di aziende in diverse regioni italiane, tra cui spiccano il Piemonte, la Toscana, il Veneto e il centro Nord per le maggiori partecipazioni.

 Il cuore del progetto è la cosidetta matrice Tergeo, presentata in anteprima in questo primo convegno, che consente alle aziende l’autovalutazione, un modello ispirato da quello californiano che consta di una griglia da ritenere unica ed efficace in quanto è stata condivisa e partecipata, multidisciplinare nei contenuti, rivolta ad una base ampia, e infine, che costruisce un link tra gli attori coinvolti e le tematiche affrontate. In conclusione il modello di autovalutazione aiuta a capire il grado di sostenibilità delle imprese e di come queste possano migliorarsi.

 L’ultimo intervento di Michele Manelli, ha evidenziato il quadro del vino sostenibile italiano, mettendo in risalto le insidie che portano alla mancanza di regole, di cultura sostenibile e quindi la necessità di un cambiamento culturale.

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 A tal proposito ricorda il Forum per la Sostenibilità Ambientale del Vino, di cui è egli stesso portavoce, costituitosi lo scorso 19 febbraio 2013, fortemente voluto da UIV e Gambero Rosso per aggregare le iniziative, fare sistema e lanciare sfide innovative.

 Alla Convention è stato inoltre presentato il nuovo logo Tergeo, il cui restylig è stato affidato allo IED – Istituto Europeo di Design – di Firenze, realizzato da un gruppo di giovani studenti selezionati che hanno ben interpretato nella nuova forma comunicativa il concept della stratificazione caratterizzato da tre elementi uniti in modo omogeneo: vegetazione, terra e cielo.

 Il tema della sostenibilità, che già da anni Unione Italiana Vini sta perseguendo, si è, quindi, ben concretizzato in TERGEO, per la prima volta presentato in plenaria, proprio durante questa manifestazione rivolta a tutti gli operatori e addetti alla filiera del vino, per cui i diretti e unici interlocutori cui richiedere l’acquisizione e la diffusione di soluzioni innovative, tecnologiche e gestionali in grado di migliorare la sostenibilità dell’impresa vitivinicola.

 Tergeo coinvolge i diversi attori che a tutti i livelli costituiscono la filiera – le imprese vitivinicole con le loro esigenze, i fornitori con le risposte tecnologiche, la comunità scientifica con ricerche e sperimentazioni – per coadiuvare un’evoluzione sia culturale che organizzativa ed i conseguenti investimenti in tecnologie e processi produttivi innovativi e coerenti con le priorità dettate dal mercato globale.

 L’orientamento alla sostenibilità è anche il focus individuato dagli organizzatori della 25a edizione di SIMEI e 9a di ENOVITIS, vetrina internazionale delle ultime novità in termini di tecnologie, macchinari, servizi del comparto vino, olio e beverage, nonché autorevole piattaforma di confronto professionale per le imprese e operatori del settore vitivinicolo.

 www.uiv.it/uiv/tergeo

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