La celeberrima griffe Coca-Cola, la scritta bianca un po’ svolazzante su sfondo rosso, ha subìto una clamorosa rivisitazione in chiave underground, destinata a suscitare qualche remora e parecchia malinconia. Le tradizionali lattina di Coca-Cola, Coca-Cola Light Coca-Cola Zero, sono state infatti stravolte a opera della designer e disegnatrice Erin L. M. McGuire. L’ispirazione è arrivata grazie all’artista francese Invader: street artist di fama mondiale, il transalpino si è distinto negli anni per le sue installazioni in ceramica che richiamano i personaggi del celebre videogioco Space Invader, con le tessere che rappresentano i pixel tipici dell’epoca del boom del videogame, a inizio anni ’80.
Invader ha nel tempo tappezzato, invaso per l’appunto, città di ogni continente con le sue opere: partito dalla sua terra (Parigi, Montpellier, Marsiglia, Avignone, Rennes, Bordeaux, Lille, Chartres, Bastia) si è poi spostato in Europa (Londra, Colonia, Ginevra, Newcastle, Roma, Ravenna, Berlino, Losanna, Barcellona, Bonn, Lubiana, Vienna, Graz, Amsterdam, Bilbao, Manchester, Darlington, Istanbul) fino ad arrivare addirittura oltreoceano (Los Angeles, New York, San Diego, Toronto, Bangkok, Tokyo, Katmandu, Varanasi, Melbourne, Perth, Mombasa). Per la sua arte è inoltre incappato in un arresto per atti di vandalismo, nel 2011 a Los Angeles, per poi essere rilasciato dopo poco.
Il piazzamento delle installazioni è spesso frutto di un preciso progetto: a Montpellier per esempio, sono disposti in modo da formare un enorme Space Invader se si inquadrasse la città in un’ipotetica cartina vista dall’alto. Chissà che le nuove lattine non possano essere oggetto di una campagna simile, e non sarebbe ovviamente una novità. Coca-Cola da sempre si rende protagonista di edizioni limitate e propone memorabilia spesso oggetto di culto per i collezionisti, oltre a collaborazioni con i campi più disparati. Dalla moda (Pinko) al cinema (Marvel) agli eventi (EXPO 2015).
Invader è il cugino di un altro famoso street artist, Mr. Brainwash (Thierry Guetta), protagonista del documentario Exit through the gift shop, ormai diventato un cult. Il girato è diretto da Banksy, forse il più famoso artista di strada di sempre, autore di opere valutate oltre mezzo milione di dollari, da Napoli alla striscia di Gaza.