La Spagna è il terzo paese produttore di birra nell’Europa Occidentale (dopo Germania e Regno Unito), ma soprattutto è l’unico mercato che in quest’area geografica è riuscito ad esprimere finora una crescita continuativa dei consumi. Il mercato spagnolo, inoltre, ha conquistato il primato mondiale dei consumi di birre analcoliche che rappresentano ormai il 10% del totale consumi di birre in questo paese.
I consumi della SIN (come viene chiamata in gergo la “cervesa sin alcohol”) crescono ad un ritmo maggiore rispetto al totale dei consumi di birra. Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione nel primo semestre 2006 il consumo di birra analcolica nei locali spagnoli è aumentato addirittura del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il consumo totale di birra analcolica rappresenta ormai il 10% del totale consumi e, quindi, tenuto conto che i consumi globali di birra in Spagna sono stimati in oltre 34 milioni di litri, il consumo di birre analcoliche è valutato intorno ai 3,4 milioni di hl (3.400 milioni di litri, pari a ben 10 litri pro.capite).
La birra, si consuma nel Sud dell’Europa principalmente per rinfrescarsi e generalmente assieme ad altri alimenti, seguendo la falsariga dei consumi tipicamente mediterranei, molto differenti da quelli del Nord Europa. In questo contesto si inserisce bene la birra analcolica che trionfa in Spagna, cosi come anche in Francia (secondo consumatore mondiale di questa tipologia di birra, con una incidenza del 4.5% sul totale consumi).
Secondo Olalia Maranon, direttore generale de Cerveceros de Espana (l’associazione dei birrai spagnoli), la “cerveza sin” è una eccellente alternativa per quei consumatori che non possono o non vogliono consumare alcool: “ Il primato spagnolo è dovuto anche al fatto che questa varietà di birra è nel nostro paese di elevata qualità, grazie allo sforzo che stanno realizzando le compagnie nazionali di birra. D’altra parte stiamo assecondando un cambio delle abitudini di consumo degli spagnoli, dovuto alla maggiore consapevolezza in tema di guida. Gli spagnoli si orientano alla birra “sin” quando devono guidare, assumendo una bevanda tranquilla che consente loro di poter continuare a godere del sapore, della freschezza e delle proprietà nutrizionali della birra comune”.
Le imprese della birra dispongono di diversi tipi di birra analcolica, alcune con tracce di alcool che oscillano tra lo 0,4% e lo 0,9%, altre senza alcuna traccia di alcool. Tutte rientrano comunque nella normativa vigente, che in Spagna, consente di qualificare il prodotto come “birra analcolica” quando il contenuto di alcool non supera l’1% a volume.
Secondo uno studio elaborato da SEDCA la “cerveza sin” si inserisce perfettamente nelle diete di dimagrimento con un valore energetico di appena 14 Kcal/100ml. Inoltre il consumo moderato di birra analcolica può essere incluso nelle diete delle persone che soffrono di ipertensione, dal momento che questo tipo di birra ha un basso contenuto di sodio e una buona presenza di potassio. Va ricordato, infine, che tutte le birre e, quindi, anche quella analcolica contiene composti fenolici con effetti antiossidanti che contribuiscono a prevenire infermità cardio-vascolari.
Fonte: www.cerveceros.org
INFOFLASH/MERCATO DELLA BIRRA IN SPAGNA
3° paese produttore di birra in Europa Occidentale
Produzione totale di birra = 31,3 millones hl
Consumi totali = 34,2 millones hl
Consumo per cápita = 79,26 litri/anno
Export = 0, 763 millones hl
Import = 3, 69 millones hl
21 fábricas de cerveza
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Fonte: www.mahou-sanmiguel.com
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