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Per capire Lo Sparviere bisogna andare a Monticelli Brusati. All’interno del palazzo padronale, antica dimora del podestà che domina tutto l’ambiente circostante si gode di una vista spettacolare. La struttura della cantina risale al sedicesimo secolo ed è stata riportata al suo originale splendore con un minuzioso lavoro di restauro.
“Questa è una Franciacorta nella Franciacorta- sottolinea subito Costantino Gabardi, brand manager Agricole Gussalli Beretta che ci accompagna in questo viaggio– Qui abbiamo un terreno particolare, il Selcifero Lombardo ricco di marne che è la nostra ricchezza, ci troviamo ai piedi della montagna, area salubre, foglie asciutte, sbalzo termico. Tutte situazioni che si riflettono nel bicchiere dandoci sensazioni uniche”. Lo Sparviere è il punto di partenza del progetto ambizioso della famiglia Gussalli Beretta, che qui ha posto le fondamenta per allargare le attività del gruppo famoso in tutto il mondo per la produzione di armi al business del vino. Non si scende a compromessi, siamo di fronte a una realtà che in pochi anni è stata capace di diventare un punto di riferimento per l’intera zona, e non solo, per la produzione di Extra Brut, quello dello Sparviere, un vero e proprio benchmark qualitativo per la Franciacorta ma anche per i vini di categoria. Un impegno per la valorizzazione e crescita del territorio, testimoniato dalla collaborazione con The Floating Piers, con l’isola di San Paolo di proprietà della famiglia parte integrante dell’opera land art di Christo.
PALAZZO DI FAMIGLIA
Prima di iniziare la degustazione di diverse annate di Extra Brut lo Sparviere ci dirigiamo in una sala riservata ai grandi appuntamenti della famiglia Gussalli Beretta. Locali restaurati con un’attenzione a tutti i dettagli, lo stemma del camino nell’ampio salone dove viene raffigurato lo Sparviere dà il nome all’azienda. Ci si sente immersi in una nuova dimensione, ogni singolo angolo della stanza è curato, l’ambiente è molto denso di oggetti, arredamento un po’ barocco, ma la sensazione è quella che ogni cosa sia al suo posto, un concetto minimal. “E questa è anche la sensazione che troviamo nei vini”– ci confida Costantino Gabardi, con il suo intercedere enciclopedico in degustazione. Sul tavolo ci sono le bottiglie dei marchi delle Agricole Gussalli Beretta. Oltre allo Sparviere altre tre tenute, Castello di Radda in Toscana, Orlandi Contucci Ponno in Abruzzo e Forte Masso in Piemonte. “La particolarità che ogni azienda mantiene una propria indipendenza e una propria conduzione enologica, il vino è in funzione del patrimonio e non viceversa, si ricerca una qualità in ogni singolo passaggio per avere dei prodotti unici”. I vini sono commercializzati da Vintrading, società del Gruppo Agricole Gussalli Beretta che distribuisce anche i vini di altre 15 aziende per un totale di oltre 90 etichette.
FRANCIACORTA D.O.C.G. EXTRA BRUT 2009
In commercio a fine estate, il Millesimo 2009 è stato presentato in anteprima al Franciacorta Festival d’estate. 100% Chardonnay, minimo 60 mesi sui lieviti, acidità totale 6 grammi litro, residuo zuccherino a 3 grammi litro. Non esiste un dosaggio standard, vigneti coltivati a quota 200 metri sul livello del mare, terreno morenico, Selcifero Lombardo, vigne vecchie di 30 anni. Perlage fuso con la struttura, cremosità in bocca, sensazione di crema pasticcera, bel taglio finale con un tocco di sapidità. Lo Sparviere lavora con rese che sono a metà del disciplinare franciacortino già severo, ma senza esagerare, bisogna trovare un equilibrio altrimenti c’è il rischio che la pianta non riesca ad alimentarsi nella giusta maniera. Annata fredda quella del 2009, ortodossa ma al tempo stesso elegante.
FRANCIACORTA D.O.C.G EXTRA BRUT 2008
Il 2008 è stata un’annata più calda per la Franciacorta, si sente più “ciccio” in bocca, maggiore polpa, un anno in più di affinamento in bottiglia. Colore giallo dorato, brillante, riflessi di luce nel calice. Al naso sentori classici di panetteria e lieviti, si aprono note fruttate tendenti all’esotico, ananas, mango, ma anche memorie di miele di castagno. In bocca sempre una bella cremosità ma risulta in equilibrio grazie a una spiccata acidità e con una nota sapidità.
FRANCIACORTA D.O.C.G EXTRA BRUT 2007
Maggiore evoluzione, ci troviamo di fronte a una delle massime espressioni del dosaggio zero in Franciacorta. Naso con sentori eleganti, note fruttate di agrumi e floreali gialli e bianchi, ma nel 2007 si sente anche una speziatura e l’immancabile pan briosciato. Il dosaggio è sostanzialmente pari a zero, residuo basso e sensazione di maturità. In bocca è ancora freschissimo ma con un taglio secco e veloce, pulisce il palato ma rimane la persistenza in bocca. Vino di un grandissimo equilibrio, grandissime bevibilità.
FRANCIACORTA D.O.C.G EXTRA BRUT 2006
Assaggiando lo Sparviere Extra Brut 2006 ci rendiamo conto che i sentori si fanno sempre più tendenti alla tropicalizzazione. Quattro anni sui lieviti, colore giallo paglierino con riflessi dorati. Un naso più maturo, sia nella parte agrumata che nella speziatura comunque elegante. L’ossidazione non sanno che cosa sia da queste parti. In bocca è ancora freschezza, equilibrio maturo supportato da una spalla acida che funziona da termoregolatore. Lungo e persistente, un vino a tutto pasto ideale come abbinamento al pesce di lago proposto nelle migliore cucine della Franciacorta.
+INFO www.losparviere.it – www.agricolegussalliberetta.com
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