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Si scrive Valtellina Wine Trail, si legge corsa, vino e territorio insieme per un tris vincente. Cronaca di una giornata di festa quella in arrivo dalla Valtellina sabato 20 novembre, per quello che ormai è diventato uno degli appuntamenti imperdibili per sportivi e appassionati di vino. Tanta l’attesa dopo lo stop forzato dell’anno scorso, ci si è rifatti con gli interessi con un sabato italiano, non uno qualunque. Quasi 3.000 atleti al via, tre tracciati da 12, 21 e 42 km, ma soprattutto la consapevolezza delle potenzialità della Valtellina proprio nella forza del vino.

Abbiamo seguito da vicino il Wine Trail all’interno di Ca’ Guicciardi, nel fruttaio della Nino Negri che per l’occasione è stato aperto e trasformato in una sorta wine bar. Intuizione del Direttore Danilo Drocco della cantina di Chiuro che fa parte del Giv, perché treni come questi passano una volta all’anno e bisogna salirci di corsa. “L’occasione era troppo bella per non essere sfruttata, la gara infatti passa proprio in uno dei luoghi simboli della nostra azienda che stiamo cercando di spingere sempre di più anche sul fronte dell’enoturismo. Abbiamo voluto valorizzare al meglio la parte vino, organizzando una proposta studiata appositamente per seguire la gara dal vivo con tre tipologie di vino al calice, due Valtellina Superiore Inferno e uno Sforzato di Valtellina insieme a tipicità locali come bresaola, formaggi valtellinesi e taroz. La risposta è stata positiva, in tanti hanno apprezzato questo binomio di vino e corsa”.

Vigna e cantina, in tanti si sono voluti concedere un posto in pole position proprio all’interno delle aziende vinicole per seguire i passaggi più spettacolari. Di corsa in mezzo alle botti i runners nei tre percorsi hanno attraversato le cantine Zanolari a Villa di Tirano, Triacca a Bianzone, Nino Negri e Balgera a Chiuro, Cantine Boffalora, Selva, Alfio Mozzi e Menegola a Castione Andevenno, la Cooperativa agricola Triasso e Sassella a Sondrio, oltre alla nuovissima passerella sulla Cassandre sospesa a cento metri sopra il torrente Mallero. Un’aria frizzante per l’adrenalina della competizione mista all’odore del mosto in fermentazione. Una Valtellina del vino che va di corsa, è un momento con cui si guarda con fiducia al futuro senza dimenticare che ci sono ancora tasselli da sistemare per alzare sempre di più l’asticella pensando al prossimo anno e all’appuntamento olimpico. “Il prossimo anno avremo il Giro d’Italia con la Sforzato Wine Stage- continua Drocco – l’unica tappa della corsa rosa che avrà un nome. Sono appuntamenti importanti che ci servono per farci trovare pronti in vista della grande kermesse olimpica del 2026, dove il vino insieme agli altri attori della filiera della ristorazione sarà un grande protagonista”.

Ma godiamoci questo Wine Trail, senza indicare i vincitori, perché alla fine vincono tutti. Una processione di atleti in mezzo ai filari, passaggi unici mozzafiato con colori tipici dell’autunno che cambiano. Quello che non cambia mai invece è l’amore per un evento capace in pochi anni di diventare un punto di riferimento per la promozione territoriale, grazie a un lavoro di squadra del comitato organizzatore capitanato dal campione della corsa in montagna Marco De Gasperi. Cresce l’interesse per la corsa ma anche per il vino, per quella che a ragione è considerata la madre di tutte le wine trail, o comunque una tra le più famose. Conferma che per fare grandi cose spesso servono non solo soldi grazie a sponsor privati (Salumificio Rigamonti, Scarpa, Creval-Crédit Agricole in primis) e pubblici (Regione Lombardia, Comune di Sondrio, Camera di Commercio di Sondrio, BIM), ma anche e soprattutto idee buone. Un concept vincente grazie alla vision di chi ci ha creduto e continua a investire anche sulle potenzialità della media valle. Sono poche le giornate in cui Sondrio si scopre così viva, la speranza che l’onda del Valtellina Wine Trail possa fungere da traino anche per il Nebbiolo delle Alpi. La qualità dei vini di certo non manca, le capacità organizzative nemmeno, uno spettacolo da ripetere non solo una tantum ma in qualche occasione in più, magari con delle wine experience in vigna e in cantina come quelle promosse dal Consorzio tutela Vini e dalla Strada del Vino di Valtellina 365 giorni all’anno.

INFO www.valtellinawinetrail.com

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