Nel 2005 il mercato globale degli sport drink ha compiuto un balzo in avanti del 10% portandosi a 9.700 milioni di litri, secondo il nuovo rapporto 2006 Global Sports Drinks di ZENITH INTERNATIONAL, agenzia di consulenza specializzata nel settore bevande.
La crescita è stata determinata dai nuovi marchi, dall’ampliamento dei marchi esistenti con nuovi gusti e da prodotti di nuova concezione, nonché dalla crescente attenzione posta sul ruolo benefico dell’esercizio fisico nel mantenimento della salute e del benessere. Gli sport drinks sono fatti per reidratare efficacemente, per migliorare le prestazioni sportive e per favorire la ripresa muscolare. Spesso contengono elettroliti, carboidrati e, in misura crescente, proteine in forma di aminoacidi e peptidi.
Sophie Carkeek, Senior Market Analyst di Zenith, ha commentato: “Oggigiorno la categoria degli sport drinks comprende una gamma molto ampia di prodotti, che vanno dalle complesse soluzioni nutrienti studiate appositamente per i body builders e gli atleti professionisti a prodotti più blandi, adatti al consumatore occasionale. Essa si sta allargando ulteriormente grazie a innovazioni a tutti i livelli, in modo da poter raggiungere ogni sportivo, a prescindere dall’età o dalla misura in cui si dedica all’attivItà fisica”.
Il Nord America ha assorbito il 49% dei consumi di sport drink nel 2005 e sembra che il suo primato reggerà almeno fino al 2010. Gatorade (lo sport drink più venduto nel mondo, anche perché è stato il pioniere di questa categoria) è stato lanciato proprio in questa regione agli inizi degli anni Settanta ed è tuttora il marchio più diffuso.
L’Asia Pacifica ha determinato il 38% dei consumi totali del 2005, per la maggior parte grazie alle vendite avutesi in Cina e Giappone. Il Giappone è secondo soltanto agli USA in termini di consumo pro capite di sport drink, con una media di 12,5 l. nel 2005. Lì, come anche in Nord America, gli sport drink sono prodotti già ampiamente affermati presso il grande pubblico e non a caso al Giappone va il merito di molti progressi nella formulazione degli sport drink, soprattutto quelli a base di aminoacidi. La Cina, comunque, sembra destinata a superare i consumi del Giappone entro il 2010.
La crescita più rapida nel 2005 si è avuta nell’Europa dell’Est (19% più che nel 2004), a partire però da una base irrisoria. Lo stesso si può dire del Medio Oriente, la cui crescita del 17% parte da un livello molto basso.
Tra gli altri fattori importanti messi in evidenza dal rapporto Zenith: gli USA sono la nazione col più alto consumo pro capite (15,6 l. annui, laddove la media mondiale è stata di 1,8 l. nel 2005 e dovrebbe salire a 2,5 l. nel 2010). Zenith esprime previsioni sullo sviluppo dei singoli mercati nazionali e prospetta per il 2010 un mercato globale di oltre 14.000 milioni di litri.
Il rapporto 2006 Global Sport Drinks di Zenith fornisce dati statistici per il periodo che va dal 2000 al 2010, concernenti il mercato degli sport drinks in 53 Paesi particolarmente rappresentativi distribuiti nelle 7 regioni del mondo.
Per contattare Zenith: tel. +44 (0)1225 327900, fax +44 (0)1225 327901, e-mail
Note:
Le BEVANDE ISOTONICHE hanno la stessa concentrazione salina dei fluidi corporei, perciò reintegrano rapidamente i liquidi e i minerali persi tramite la sudorazione e forniscono energia grazie ai carboidrati.
Le BEVANDE IPOTONICHE contengono molecole in concentrazione inferiore rispetto a quella del sangue, quindi la loro azione reintegrativa è più veloce di quella delle bevande isotoniche, ma a prezzo della rinuncia ai benefici dati dai carboidrati.
Le BEVANDE IPERTONICHE (con più molecole rispetto al sangue) normalmente servono ad assumere carboidrati dopo un esercizio fisico, in modo da ripristinare le scorte di glicogeno nei muscoli.
+INFO: GLOSSARIO BIBITE BEVERFOOD