Con i piedi nella sabbia al tramonto, incappottati e con il viso cotto dal sole in montagna o in città per un break glamour dopo ore di ufficio: c’è sempre tempo e luogo per uno spritz, il drink d’aperitivo per eccellenza quando si tratta di gusti italiani. Dolce o bitter che sia l’aggiunta, l’elemento principe rimane lo spumante, in realtà la causa della nascita del drink stesso, che i soldati austriaci di stanza nel Triveneto usavano allungare con acqua o seltz, abituati alla gradazione meno importante della birra. E dove altro si poteva tenere la prima competizione “Spritz contro tutti”, firmata The Spiritual Machine, se non al primo Spumantitalia?
THE WINNER IS – Otto bartender da tutta Italia, riuniti al Museo delle Genti di Pescara in occasione del primo evento dedicato alla spumantistica italiana. Una sola regola fondamentale: rivisitare lo spritz creando un drink che contenesse il 60% di spumante; per il resto, carta bianca sui prodotti di The Spiritual Machine, giovane start up torinese già in forte sviluppo nel campo dell’hospitality. Per l’ennesima volta, Bacco e Venere a braccetto verso l’Olimpo: a vincere è stato Marco Riccetti, trentacinquenne di Torino, con il suo Corinne, cocktail dedicato a una donna. La donna, in realtà, quella assoluta che ti rimane dentro, a prescindere dalla storia che può durare una notte o una vita intera. A comporre la giuria il patron di Spumantitalia ed editore di Bubble’s Italia Andrea Zanfi, la CEO e co-fondatrice di The Spiritual Machine Elisa Cravero, un sommelier e un giurato sorteggiato tra gli spettatori.
CORINNE – Per Riccetti, resident all’Inside di Torino, in premio un articolo dedicato sulla rivista Bubble’s Italia e un anno di collaborazione con The Spiritual Machine. “Collaboravamo già, abbiamo creato un gin insieme. Adesso speriamo di imparare sempre di più e crescere”. Secondo posto per il milanese Luca Sette con Italian 75, rivisitazione del classico French.
Corinne
Distillato Asia The Spiritual Machine
Sciroppo di zucchero Asia
Aceto di mele
Moscato Maeli
Soda
Serve in coppa di Champagne con garnish di peel e foglia di limone
THE SPIRITUAL MACHINE – Una nuova identità da attribuire a un classico, dunque, nel segno della freschezza e dell’esperienza da raccontare. I tratti distintivi di The Spiritual Machine, nata lo scorso anno dall’intraprendenza della cuneese Elisa Cravero e di Giulia Bosis, bresciana; insieme a Matteo Dispenza e Matteo Fornaca hanno messo in piedi un progetto volto a valorizzare un percorso già noto al pubblico piemontese, Esperienza Vermouth di Fulvio Piccinino. Dalla possibilità di creare il proprio vermouth si sviluppa il lancio dei primi prodotti, tinture idroalcoliche e distillati, con il preciso scopo di personalizzare creazioni e cocktail, oltre alla formazione e all’informazione tramite scuole di bartending. “L’innovazione, quella autentica, è antropologica, umana”, è il credo dell’azienda. Per lo spritz ha funzionato benissimo.
INFO: thespiritualmachine.it