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In alto i calici, di spumante ovviamente, per celebrare lo spumante stesso. Tra poche settimane andrà infatti in scena la prima edizione, anzi la puntata “zero” di SpumantItalia, presentato con un lunch press da Giacomo all’Arengario, a Milano. Sarà il primo evento dedicato agli spumanti italiani che mira a mettere sotto i riflettori il movimento della spumantistica italiana, per comprenderlo e gettare le basi utili a un miglioramento.
La manifestazione si terrà il 18 e 19 gennaio a Pescara, un “campo neutro” che non pendesse in nessuno dei territori storici degli spumanti italiani, ancora relativamente nuovo nel panorama ma che sta sempre più mostrando un vivo interesse e una naturale predisposizione per la produzione. Non a caso, il partner principale di Bubble’s Italia, il Magazine di Andrea Zonfi organizzatore della kermesse, sarà il Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, del quale è presidente Valentino Di Campli. L’obiettivo di SpumantItalia è quello di diventare un evento con scadenza annuale, occasione di incontro e confronto per aziende e membri del settore, che avranno la possibilità di scambiare idee e opinioni su quanto già c’è e quanto possibilmente ci sarà: un frammento della prima edizione sarà infatti dedicato a “I Dormienti”, prodotti sperimentali ancora in fase di lancio sul mercato.
Si sentiva il bisogno di un focus sugli spumanti, sezione di eccellenza italiana, per comprendere lo stato dell’arte di questo settore, e soprattutto anticipare eventuali criticità. Si daranno risposte, ma ancor più necessarie e attese saranno le domande, che permetteranno uno scambio costruttivo e aperto tra gli addetti ai lavori del settore, tra produttori, enologi, giornalisti. Un comitato tecnico svolgerà il ruolo di supervisione, per tracciare il sentiero di ciascun incontro e raccogliere le proposte e esternazioni di ogni partecipante. Il centro nevralgico delle discussioni sarà l’idoneità dei prodotti rispetto ai mercati nazionali e internazionali, e rispetto al cambiamento climatico in atto, il tutto attraverso dieci talk show che si svilupperanno nell’arco di entrambe le giornate, ciascuno con una problematica di riferimento. Dal marketing ai metodi produttivi, passando attraverso i territori e il linguaggio dello spumante.
Metodo Classico o Metodo Italiano, gli spumanti italiani vanno promossi e trasmessi, e la due giorni di SpumantItalia si dedica anima e corpo; conferenze, simposi e tavole rotonde che tratteranno i temi principali, fungendo da punto di contatto per un flusso di esperienze, sperimentazioni tecniche e aree scientifiche. Anche la città di Pescara sarà coinvolta con serate a tema e degustazioni dedicate. La necessità principale resta quella di creare attenzione prima di tutto fra gli operatori, permettendo loro di conoscersi dall’interno per poi pubblicizzare il proprio ruolo. Di conseguenza, raggiungere il mercato con una comunicazione senza fronzoli, chiara e trasparente, uniforme in modo da poter fare fronte comune. Ovviamente nella speranza, che è già mezza certezza, che la puntata zero di gennaio possa essere solo l’inizio.
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