«Entro cinque anni 10mila rifugiati assunti nei nostri punti vendita. Con Trump diritti umani e civiltà sono sotto attacco» E’ quanto ha dichiarato Howard Schultz, l’amministratore delegato della più grande catena di caffetteria.
Arriva anche dal colosso della ristorazione «Starbucks» una risposta a distanza al provvedimento di Donald Trump che ha vietato l’ingresso negli Usa dei cittadini di sette Stati musulmani. La catena ha infatti annunciato che nei prossimi cinque anni assumerà 10mila rifugiati. In una lettera ai dipendenti Howard Schultz, l’amministratore delegato della catena di caffetteria più famosa d’America, ha spiegato che il gruppo nei prossimi cinque anni assumerà, nei punti vendita di tutto il mondo, 10mila rifugiati, e che le assunzioni cominceranno proprio dagli Stati Uniti. Lì, si legge nella lettera, la priorità «verrà data agli immigrati che hanno prestato servizio con la forze americane come interpreti o personale di supporto».