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La ricerca realizzata da BVA Doxa per Birra Moretti evidenzia cosa significa per gli italiani “stare bene” e “sentirsi a casa”. Tra i valori più vicini al concetto di “casa”, troviamo anche il contatto con la natura e la possibilità di viaggiare. Ma “casa” è anche un piatto gustoso, una musica, o un profumo. E la birra emerge tra le bevande preferite da consumare in compagnia.

 

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Lo studio è stato presentato durante l’evento online organizzato da Birra Moretti per raccontare le novità dell’anno, a partire dalla nuova Birra Moretti Filtrata a Freddo, oggetto di una nuova campagna pubblicitaria. Che si tratti di stare in “buona compagnia” degli amici con i quali possiamo essere davvero noi stessi (57%) o in famiglia (52%), per più della metà degli italiani la sensazione di “sentirsi a casa”, ovvero quella sensazione di famigliarità e serenità non legata al concetto di mura domestiche, denota una forte dimensione sociale.

Si tratta di uno stato di benessere che per 6 nostri connazionali su 10 (60%) trascende da luoghi specifici ed è intimamente legato allo stare bene con sé stessi e con le persone che ci amano davvero, con gli amici veri, con chi ti accetta per quello che sei e non ti costringe a fingere e ad assumere una maschera sociale. Queste sono alcune delle evidenze emerse da una ricerca condotta da BVA Doxa per Birra Moretti, attraverso 1.000 interviste online poste a un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 74 anni.

COME LA PANDEMIA HA MODIFICATO IL CONCETTO DI “STARE BENE” E “SENTIRSI A CASA”

Come emerge dall’indagine BVA Doxa – Birra Moretti da una parte c’è chi ha riscoperto la dimensione della casa e della famiglia: 4 italiani su 10 (41%) hanno apprezzato molto il tempo condiviso di più con i propri cari. Dall’altra c’è chi invece porta il concetto di “sentirsi a casa” fuori dalle mura domestiche: per il 39% “è la libertà di passare il tempo dove si vuole e per il 36% la constatazione di quanto sia importante poter vedere gli amici per un aperitivo e una chiacchierata dal vivo, e non attraverso uno schermo. Infine, le restrizioni hanno portato il 16% degli italiani ad individuare nell’idea del viaggio, il modo di stare bene con sé stessi mentre solo il 13% dei nostri connazionali ha maturato l’idea che ci si può sentire a casa in video chat con le persone care.

LE PERSONE CHE TI FANNO STARE BENE: AL PRIMO POSTO FAMIGLIA E AMICI

A ribadire la socialità del concetto di “sentirsi a casa”, dalla ricerca emerge come per gli italiani esistono delle persone, in grado di procurarci quella forte di sensazione di benessere e rassicurazione, legata allo stare bene con sé stessi.  Sono, nell’ordine, la propria famiglia (82%) e gli amici (52%). Molto distanziati, alcuni citano anche persone conosciute con mezzi virtuali che ci hanno aiutato a passare un po’ di tempo nei periodi di lockdown (10%) e colleghi di lavoro (10%). In pochi hanno indicato i coinquilini con i quali ho condiviso le esperienze (4%) e i compagni di università (3%).

 

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LE PRIME COSE CHE CI VENGONO IN MENTE RISPETTO ALLA SENSAZIONE DI “SENTIRCI A CASA”

Dall’indagine condotta da BVA Doxa, è emerso che le associazioni d’idee più immediate con questo concetto sono: la casa (54%) e le persone con cui ci si sente a proprio agio, come gli amici (46%). Altri pensano a uno stato mentale (31%) oppure a vari luoghi dove io sto bene (28%), ma anche a un cibo (21%), alla casa dei propri genitori (18%) o al paese d’origine (15%).

SENTIRSI A CASA “FUORI CASA”: DALLA NATURA, AI VIAGGI, ALLA PROPRIA CITTA’

A riprova del fatto che stiamo parlando di uno stato d’animo che non ha necessariamente a che vedere con le 4 pareti domestiche, la ricerca chiarisce che gli italiani si sentono a casa ovunque, l’importante è stare bene con sé stessi (60%). A seguire indicano come situazioni nelle quali stanno bene con sé stessi il contatto con la natura (28%), i viaggi in alcune parti d’Italia che sono in sintonia con il proprio modo di essere (23%) le passeggiate in alcune zone della propria città (22%)” e, infine, quando ci si trova in un paese estero che non dà la sensazione di essere tale sembra tale e ci fa sentire a casa (17%).

 

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SE A FARCI STARE BENE È UN PROFUMO, UNA MUSICA O UNA BIRRA IN BUONA COMPAGNIA

Interessante notare come dall’indagine è emerso che questa sensazione di benessere sia intimamente associata anche a un cibo, un suono, un odore o a una bevanda: per la metà degli italiani a farci “sentire a casa” è il piatto di famiglia (50%) che ci ricorda i pranzi con i parenti, la musica alla quale siamo più legati (42%) o il profumo che ci riporta a circostanze piacevoli (36%). E anche una birra, condivisa in buona compagnia, rappresenta per 1 italiano su 3 (33%) quel piacevole connubio di rilassatezza e spensieratezza che ti fa “sentire a casa”, ovvero che ti fa sentire bene con te stesso e con gli altri.

LA BIRRA BATTE IL VINO COME BEVANDA DELLA BUONA COMPAGNIA

La ricerca ci dice anche che la birra (42%) è la bevanda alcolica per eccellenza della buona compagnia. Più del vino (37%), battuta solo dal caffè (57%), centrale nel rito casalingo della colazione e rappresentazione del sentirsi bene con sé stessi. Più indietro, in questa speciale classifica, cocktail (15%) ed amaro (10%).

BIRRA REGINA DELL’APERITIVO: COMPAGNA INSEPARABILE PER 4 ITALIANI SU 10

Infine, sempre riguardo alla birra la ricerca conferma un altro primato: è stata sinonimo di aperitivo in questi mesi di incontri virtuali o di veloci puntate al bar (negli orari e nelle zone dove era consentito). Il 38% degli italiani la indica come compagna inseparabile dell’aperitivo, più di prosecco e spumante (36%), più di cocktail alcolici (29%) e di vino, bianco e rosso (23%). Un successo che diventa ancora più grande se sommiamo l’11% che indica di aver scelto birra analcolica.

+info: www.bva-doxa.comwww.birramoretti.it

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