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Dal più popoloso paese mussulmano al mondo, ostile all’alcol per motivi religiosi, nasce la storia di un piccolo birrificio artigianale, l’unico di tutta l’Indonesia.
Il birrificio si chiama Stark, e i due soci fondatori Bona Budhisurya e Jacob Suryanata, hanno dovuto affrontare molti ostacoli per partire con la loro attività.
Ritornando da paesi esteri, si sono resi conto che nel’arcipelago del Sud-Est asiatico non c’erano birre locali di qualità.
Hanno quindi creato Stark, con un offerta di sei referenze, di cui una al mango e una lychee.
Ma questa iniziativa ha trovato forti oposizioni politiche-religiose, in quanto il partito Mussulmano si è schierato apertamente contro di loro.
Ad oggi gli alcolici non sono illegali in Indonesia, ma in buona parte sono venduti in località turistiche . Negli ultimi anni, nonostante il danno economico per il paese, in molti politici si sono dichiarati a favore dell’interdizione totale.
Anche se è improbabile che una legge del genere passi, dal 2015 è vietata la vendita nelle superette. Ancora più difficile è ottenere un autorizzazione per distillare alcool.
Multi Bintang, che produce Bintang, la birra più famosa del paese (e che è in buona parte controllata da Heineken) si tiene stretta la propria licenza che possiede da decenni.
Nonostante gli ostacoli, Stark ha trovato il suo posto nel mercato, nei locali turistici e all’estero, nel cuore degli espatriati, e oggi vende tra le 3.000 e le 5.000 casse da 24 bottiglie al mese soprattutto a Jakarta e Bali, ma anche con un po’ di export in Asia, soprattutto Hong Kong, Singapore e Giappone.
+info: www.stark-beer.co.id/
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