Se c’è un merito che va riconosciuto alla Fanta italiana, è quello di aver portato il vero succo d’arancia fra i contenuti della bevanda alla frutta. Fanta nasce originariamente in Germania quando, a causa della guerra, il principale imbottigliatore tedesco di Coca-Cola si vede costretto a interrompere le importazioni della famosa bevanda e trovare una formula alternativa per soddisfare la sete del mercato tedesco.
Siamo nel 1941, il conflitto mondiale sta squassando l’Europa e gli ingredienti a disposizione sono molto limitati. Per creare la nuova bevanda, Max Keith – direttore della società di imbottigliamento tedesca – usa quel che può, creando una formula che mescola sidro di mela, marmellata e quel poco di frutta che riesce a raccogliere. Un mix inconsueto che, proprio per questo, decide di battezzare Fanta, diminutivo della parola tedesca fantasie, che significa fantasia, inventiva, immaginazione. Il risultato è una bevanda dal gusto diverso da quello della Fanta moderna ma che ottiene un immediato successo sul mercato locale. Ma è solo nel 1955, quando Fanta viene lanciata sul mercato italiano e prodotta in uno stabilimento di Napoli, che la bevanda comincia davvero a contenere succo d’arancia. Pochi mesi dopo nasce la prima mitica bottiglia di Fanta, la cosiddetta “Ring bottle”, con le inconfondibili zigrinature orizzontali sul vetro. Questo richiamo all’utilizzo di succo naturale distingue immediatamente Fanta dalle altre aranciate e crea un valore aggiunto che si rivela alla base del suo successo commerciale, come testimoniato fin dagli anni Settanta dalle campagne pubblicitarie “Fanta, l’aranciata d’arancia” dove si sottolinea proprio la genuinità del prodotto e la presenza di vere arance frutto della migliore produzione del nostro mezzogiorno.
Nel 1958 The Coca-Cola Company riconosce il valore e il potenziale di questa nuova bevanda e ne acquista i diritti, decidendo di puntare sull’aranciata frizzante: Fanta, infatti, rappresenta in quegli anni un vero e proprio traino per Coca-Cola, agevolandone la penetrazione sul mercato. All’inizio di quella decade, Fanta conquista il primo posto nel segmento delle aranciate e la sua immagine si afferma definitivamente, divenendo espressione della personalità frizzante del brand, che va di pari passo con i suoi colori vivaci, il suo sapore effervescente e le sue bollicine. Oggi Fanta è venduta in oltre 190 paesi ed è commercializzata in oltre 70 gusti diversi, molti dei quali sono prodotti solo in alcune nazioni per meglio adattarsi ai gusti locali. In Romania, ad esempio, esiste una versione profumata alle bacche di sambuco, mentre in Italia esiste la versione Lemon con vera polpa di limone. Il gusto all’arancia, che ancora oggi contiene sempre succo naturale ma nessun colorante o conservante, resta però il più classico e venduto in tutto il mondo.
Fonte: www.coca-colaitalia.it/storie/fanta-e-arancia-un-matrimonio-allitaliana