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Strategie di leadership per il vino italiano: il ruolo trainante delle Cantine Leader


Per il vino italiano aver raggiunto 4,4 miliardi di export nel 2011 è stato un traguardo difficilmente ipotizzabile appena dieci anni fa. Un risultato di grande importanza tanto più a fronte di un mercato domestico sempre più in affanno. Capire quali sono le vie migliori perché il vino italiano possa primeggiare nei mercati è stato il tema di fondo del convegno sulle “Strategie di leadership per il vino italiano”, promosso dall’International Exhibition Management (IEM) e dalla società di consulenze A & Elle Associati, con la partecipazione dell’Istituto Grandi Marchi, guidato da Piero Antinori, che riunisce 19 cantine leader che, nel 2011 hanno avuto un fatturato complessivo di 500 milioni di euro, di cui il 60% all’export. L’intero comparto vinicolo italiano ha beneficiato del traino rappresentato da queste Cantine che secondo lo studio del professor Andrea Rea (dell’Osservatorio Vino della Sda Bocconi) avrebbero come caratteristiche di essere aziende grandi ma non grandissime ma in grado di muovere volumi e allo stesso tempo di offrire prodotti di alta qualità e affidabilità.

Si tratta in prevalenza di aziende a gestione familiare, aperte però anche a management esterni, con un forte rapporto con l’Italia e un portafoglio di referenze ampio che comprende dai vini “popular” sino agli “icon” e a dei veri propri classici. Sono vini di grande immagine prodotti da aziende con una buona redditività e con una spiccatavocazione all’export che valorizzano il proprio brand. La crescita complessiva sui mercati del mondo oggi può essere incrementata a patto di elaborare adeguate strategie di leadership, in grado di affrontare un mercato internazionale sempre più competitivo per la grande varietà e diversità dell’offerta, mettendo in campo tutte le suggestioni di cui siamo ricchi, Paese e terroir in primis. Per Piero Antinori, presidente dell’Istituto Grandi Marchi, le manifestazioni all’estero sono un elemento indispensabile alla promozione ma la possibilità di far conoscere dove i nostri vini nascono, è una delle maggiori chances a disposizione del settore. Non a caso ci ha dichiarato che “Il migliore marketing per le aziende italiane continua ad essere l’incoming degli operatori e dei giornalisti stranieri nel nostro Paese”

+info: www.iem.it/www.istitutograndimarchi.it/

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