Dal calcio alla politica, dai datori di lavoro alle star di Hollywood, questi alcuni degli “argomenti da bar” più discussi dagli italiani. Ma tra “calciologhi” e “vippologhi”, i veri opinion maker sono gli “aperitivologhi”. Altro che Facebook e Twitter, il social network più amato dagli italiani è il Bar. Tra un aperitivo, un espresso o un panino, dal lunedì alla domenica sono all’incirca 15 milioni gli italiani (dati Fipe 2009) che vanno al bar ed è lì che, è un dato di fatto, ancora oggi “si fa l’Italia”.
Il bar rimane ancora oggi il locale più frequentato per 365 giorni all’anno: da chi ci va due-tre volte a settimana (15%), chi una volta al giorno (31%) e chi non può fare a meno di andarci finanche tre/quattro volte in un giorno (43%). Ma perché la gente va al bar? Da chi lo considera il luogo dove la gente può chiacchierare di tutto e si sente libera di esprimere le proprie opinioni (67%), a chi per staccare dal ritmo frenetico del lavoro (51%) o semplicemente per chiacchierare con gli amici (45%). A sorpresa solamente il 33% va al bar esclusivamente per mangiare o prendere qualcosa da bere. Ecco che grazie a questa importanza sociale che ricopre, il bar è ancora oggi il vero ripetitore di opinione moderno, più di tv, radio e qualunque altro media, che si limitano solamente a diffondere le notizie (73%). È l’aperitivo il momento in cui “o si fa l’Italia o si muore” e le semplici chiacchiere si trasformano in opinione. Per il 71% di esperti la tribù più influente è quella proprio degli “aperitivologhi”, più di “tuttologhi”, “vippologhi” e “affarologhi”
Tra i momenti più importanti della giornata al bar c’è ovviamente la colazione (47%), durante la quale ci sono già da un lato i “Dietrologhi”, coloro che sanno sempre tutto di tutti quelli del quartiere (24%), dall’altro i super informati, i “tuttologhi”, che leggono tutti i giornali e parlano di ogni cosa (35%). Altra figura molto importante che è al bar già dal mattino è quella degli “Scommettologhi”: trascorrono l’intera giornata nei caffè, sin dalla colazione, tentando la fortuna con le scommessa sui più diversi avvenimenti sportivi (13%). Oltre alla colazione, altro momento cult è la “pausa pranzo lavorativa” (53%), durante la quale il bar si riempie di “affarologhi”, gente che parla solo del proprio lavoro e pensa esclusivamente agli affari (19%) e di “vippologhi”, gli specialisti dei vip appunto, che sono informati e parlano di tutti gli spostamenti dei loro beniamini, degli ultimi amori e delle varie apparizioni in pubblico (27%).
Ma nonostante il bar sia frequentato durante tutta la giornata, è proprio il momento dell’aperitivo, sia al mattino sia alla sera, a rappresentare l’occasione in cui il bar è più popolato (41%). Ma perché la gente si sente a proprio agio durante l’aperitivo? Essendo a fine giornata, si ha finalmente il tempo e la voglia di confrontarsi con gli altri (35%), c’è l’atmosfera giusta per chiacchierare (27%) e diventa semplice condividere e scambiarsi idee e opinioni (21%). Ma quali sono gli argomenti preferiti dagli “aperitivologhi”? Chiacchierano sugli argomenti più svariati: da chi critica l’ultimo film uscito al cinema e stila la personale classifica dei migliori attori emergenti (25%), a chi lancia la moda di un cocktail particolare e le cose giuste da mangiare per l’aperitivo perfetto all’italiana (29%). Non mancano argomenti “intellettuali” come gli ultimi fatti di cronaca e di politica del giorno (47%) o le nuove tendenze nell’ambito della moda (33%), diffondendo in questo modo opinioni sugli argomenti più svariati.