“Rispetto alle affermazioni odierne del Ministro Gualtieri spiace notare quanto le sue dichiarazioni siano slegate da dati oggettivi e dalla realtà ” – afferma David Dabiankov, direttore generale di ASSOBIBE – “La sugar tax è stata ritirata dalla Danimarca e dalla Finlandia proprio a causa dei danni economici e sociali prodotti. Inoltre, in tutti i Paesi in cui è stata introdotta, si sono riscontrate contrazioni di vendite, impatti sulla filiera e sull’indotto.”
“Diminuiscono i consumi, ma non i tassi di obesità e diabete” – continua Dabiankov – “Ad esempio, in Messico i dati ad oggi raccolti confermano che la tassa abbia ridotto il consumo giornaliero per solo 7 calorie al giorno (meno dello 0,2% dell’apporto giornaliero di energia). Se si citano altre esperienze è necessario guardare anche le differenti pressioni fiscali, come la Francia in cui l’IVA sui soft drink è del 5.5% rispetto al 22% dell’Italia.”
“Sottolineiamo inoltre che non è vero che la tassa è rivolta a far ridurre alle imprese lo zucchero nei prodotti. Non sono previste soglie di quantità , come in altri Paesi. Si tassa il prodotto, non lo zucchero, tanto che sono coinvolte anche le bibite prive di zucchero. Assobibe rinnova la richiesta di un confronto urgente con la Presidenza del Consiglio al fine di chiarire gli effetti della doppia tassazione su lavoro e sulle piccole, medie e grandi imprese in Italia.”
+Info: www.assobibe.it –Â