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Come vengono fatti i tappi in sughero? Da dove arriva il sughero? Per scoprirlo ho visitato il sugherificio sardo Molinas Peppino & Figli, che possiede oltre 8.000 ettari di foreste tra Sardegna e Toscana dedicate alla produzione del sughero e con la quale produce 2 milioni di tappi. I tappi non sono l’unica produzione dell’azienda, perché il sughero viene utilizzato fino al suo ultimo granello per la produzione ad esempio di isolanti, suole per le scarpe e con la sua combustione, anche per la produzione di energie rinnovabili.

Partiamo dalla materia prima, il sughero che viene prelevato da una pianta che si chiama quercia da sughero o anche Sughera. La prima decortica, il momento in cui viene staccata la corteccia dell’albero e quindi prelevato il sughero, avviene quando la pianta ha intorno ai 30 anni di vita. Il sughero maschio viene utilizzato per fare isolanti per via della sua durezza ed i successivi prelievi avvengono per legge, ad intervalli di 10 anni, mentre il sughero femmina viene utilizzato per la produzione di tappi. La persona che effettua questo antichissimo lavoro viene chiamato scorzino o bucadore.

Una curiosità da sapere è che la formazione del sughero, e quindi la sua crescita in termini di spessore, avviene con diverse tempistiche in base alla zona in cui cresce la pianta. Nelle zone più aride è molto più lenta e il sughero risulta essere più compatto mentre nelle zone più umide lo spessore del sughero cresce molto più velocemente e risulta essere molto più elastico. L’età del sughero è facilmente riconoscibile contando le linee, proprio come per l’età delle piante.

Il sughero una volta decorticato dalla pianta non viene immediatamente lavorato, ma viene fatto “stagionare” per diversi mesi in grandi piazzali all’aria aperta. Nello step successivo, viene immerso in acqua bollente (intorno ai 97°) con lo scopo di sterilizzarlo, eliminare tannini, impurità e per renderlo più elastico in modo da agevolare le successive lavorazioni. Prima di tutte il suo appiattimento, per farlo viene lasciato riposare sotto alla pressione di grandi lastroni in pietra.

La prima di una lunga serie di controlli, è la selezione dei pezzi in base allo spessore, alla qualità e soprattutto in base ai difetti visivi che presenta.  In questa prima fase di controllo, il lavoro degli operatori è fondamentale perché oltre all’analisi visiva, gli operatori annusano singolarmente ogni pezzo grezzo di sughero per verificare se ci sono contaminazioni da TCA e muffe.

I controlli che vengono fatti sul sughero destinato alla produzione dei tappi prevedono un vero e proprio. disciplinare. Dal taglio che avviene in base alla misura del tappo richiesto e alla successiva foratura, che viene gestita a mano da un operatore. Iniziamo a vedere il nostro tappo grezzo, con il tappo che viene lavato in macchinari a vapore, levigato e rifinito in base alla misura richiesta e controllato ulteriormente da macchinari a lettura ottica che vengono impostati secondo i parametri richiesti dal cliente. Ogni tappo viene fotografato e analizzato anche nel suo interno onde evitare che ci siano corpi estranei e altre imperfezioni. Questi macchinari riescono a lavorare fino a 10.000 pezzi in un’ora.

Passano un’ulteriore verifica effettuata dagli operatori sui nastri, vengono pesati uno ad uno e per i tappi garantiti singolarmente vi è l’ultimo controllo in un laboratorio dedicato in cui l’operatore immerge il tappo in acqua (solo in questo modo eventuali difetti olfattivi possono risultare evidenti) e poi lo annusa singolarmente garantendo l’assenza di off-flavours e contaminazioni di qualunque genere. Odore di straccio bagnato è una contaminazione da muffe, odore di cartone bagnato è una contaminazione da TCA, queste sono alcune delle possibili contaminazioni.

Tutti i tappi che non superano certi standard qualitativi vengono stuccati con la polvere di sughero oppure, vengono macinati in speciali mulini, e la grana così ottenuta, dopo ulteriori selezioni e trattamenti, viene utilizzata per la produzione sia dei cosiddetti tappi tecnici che di quelli innovativi. Ultimo step, la marchiatura personalizzata per ogni cliente che può avvenire a fuoco o con colori alimentari.

INFO Sugherificio Molinas Peppino & Figli Spa

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