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“Support your local tradition”, l’iniziativa che vuole raccontare i borghi italiani attraverso il bar


Come può il mondo del bar aiutare le piccole comunità italiane a salvaguardare le loro sane vecchie abitudini? La risposta arriva da Lerici, comune di poco più di 9.000 abitanti in provincia di La Spezia, che il progetto “Support your local tradition” ha reso la capitale italiana della miscelazione. Almeno per un giorno.

È proprio nella sua Lerici, infatti, che lo scorso 26 giugno Giorgio Lupi (bartender dal lungo curriculum che oggi lavora come Brand Ambassador del dry gin italiano Più Cinque) ha dato appuntamento a sei selezionati barman per inaugurare un evento che, anno dopo anno, aiuterà piccoli borghi e realtà meno conosciute del nostro Paese a mostrare le proprie eccellenze anche fuori dai rispettivi confini.

Le guest scelte per avviare “Support your local” non hanno riunito certo nomi banali, spaziando da Umberto Oliva del Bella Bistrot (Milano) a Francesco Bonazzi del gruppo Mag (Milano), passando per Alessandro Mengoni di Locale (Firenze) e Nicolas Di Maria di Caffè Concerto Paszkowski (Firenze), fino a Lorenzo Di Cola di Experimental Cocktail Club (Venezia) e Marco Torre di Bar Cavour (Torino). Protagonisti della mixology nostrana, rappresentanti di altrettanto celebri locali che già collaborano col gin premium Più Cinque, distribuito da D&C.

All’indomani di uno shift inaugurale al Terminus Cafè di La Spezia, tutti e sei si sono svegliati il 26 mattina a Lerici per vivere una giornata da veri local. Hanno preparato il pesto a mortaio, prima di cimentarsi nella realizzazione dei muscoli ripieni. Sono andati a pesca di ricci di mare in barca, gustandoseli poi nella classifica focaccia ligure e digerendoli con una bella partita a patìna sul lungomare. La chicca finale è stata una cena in un noto ristorante lericino con un menù di piatti studiato in abbinamento alle note mediterranee di Più Cinque.

Abbiamo coinvolto ristoranti e locali come Il Fagolo, Bontà Nascoste e La Barachetta, nonché il comune di Lerici, senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo”, ci ha raccontato con orgoglio Giorgio Lupi.Sono molto fiero di questo progetto, sia come Brand Ambassador di Più Cinque sia a livello individuale, perché ci ha permesso di mostrare la mia Lerici all’Italia intera. Crediamo che sia fondamentale non abbandonare le tradizioni che legano ognuno di noi al rispettivo territorio e abbiamo deciso che, anno dopo anno, con Più Cinque sceglieremo borghi italiani dalle identità radicate per aiutarli a mantenersi sé stesse facendosi conoscere anche ben oltre i loro confini”.

Per descrivere quest’esperienza a me basta semplicemente una parola: folkloristica. Vengo da un piccolo paesino di 6.000 anime dove ci conosciamo tutti e stare a Lerici, a contatto con i local, mi ha fatto sentire proprio come se fossi a casa”, ci ha spiegato invece uno dei partecipanti, Umberto Oliva. “Un’esperienza che non solo ci ha spogliato di tutto, nudi e crudi – realmente! – ma che soprattutto ci ha dato la possibilità di conoscere bartender da tutta Italia con cui ho condiviso l’autenticità dei momenti vissuti. I paesaggi, la storia e il modo di intendere e di vivere di Lerici mi hanno fatto riassaporare i ricordi di quando ero bambino, rendendo indelebili i momenti in cui abbiamo pescato i ricci, quando ti sentivi scrutato come un animale strano dai locali o semplicemente godendo della buona e vecchia merenda con la schiacciata. E chiamatela lenzuolo là, sennò son dolori!”, gli ha fatto eco il bartender Nicolas Di Maria.

Da Milano/Venezia/Torino/Firenze a Lerici, da Lerici al resto d’Italia. Come? Le sei guest partecipanti, una volta rientrate a casa, dedicheranno un mese speciale a Più Cinque riproponendo nelle cocktail list dei loro bar proprio l’esperienza vissuta sulla Riviera Ligure. A giudicare il più lericino sarà una giuria di lericini che, guidata da Giorgio Lupi in persona, determinerà chi è riuscito a ricreare meglio questa Lerici Experience fra le mura familiari.

Foto di Bianca Boriassi

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