La botanica del desiderio, il titolo della nuova drink list del Surfer’s Garden ci porta nel mondo delle piante. L’ispirazione viene dal decennale rapporto quotidiano con le piante del locale, che ha proposto questo tema per farci capire come le stesse piante possano intrecciare i nostri desideri. Si gioca con questa drink list, ad accogliere l’ospite la forma del menù è uno specchio con il manico e può essere usato in due modi. Classico, scegliendo il drink leggendo la ricetta, oppure in maniera ludica, con l’ospite che viene invitato a scegliere un paesaggio naturale tra 8 proposti.
“Stiamo riscuotendo molto successo perché tanti vogliono farsi guidare in questo gioco e scovare i loro desideri- racconta Yuri Gelmini– si tratta di domande semplici per esplorare meglio gusti e personalità dei nostri ospiti senza essere troppo invasivi”.
Orto, parco, prato, giardino, terzo paesaggio, giungla, deserto, foresta, la risposta a tre semplici domande per ogni paesaggio. Con un piccolo gioco si esplora tra i desideri di avventura, fantasia, divertimento, felicitá, vanitá, radici, ma l’obiettivo della nuova drink list del Surfer’s Garden è un altro. “Dalle risposte ricaviamo un desiderio che corrisponde a due drink sul menu, l’ospite puó scegliere uno dei due cocktail collegati al desiderio– continua Gelmini- vogliamo regalare una dimensione ludica alla scelta del drink, portare le persone a immaginare di immergersi in un paesaggio naturale e raccogliere suggerimenti attraverso le risposte degli ospiti per definire i drink del prossimo menù”. Un lavoro a quattro mani quello di Yuri Gelmini e della socia Irene Bottura, se la parte riguardante le ricette ha richiesto circa quattro mesi di prove, la parte del gioco grazie alle risposte impreviste e divertenti degli ospiti è in continua evoluzione. La proposta del locale durerà fino alla fine di aprile, con un menù è composto da 12 proposte nuove e due coctial “sempreverdi” come sono descritti all’interno della carta, con una descrizione illustrata che riporta il desiderio e la pianta ad esso associata. La ricerca-uso di ingredienti particolari e di particolari tecniche è stata fatta in base alle tradizioni del Surfer’s Garden, dove le botaniche giocano un ruolo particolare, potendo attingere su uno dei giardini più forniti di Milano. “Il giardino è il punto di forza del locale, anche durante l’inverno pensiamo di utilizzarlo magari organizzando delle sessioni di botanica e giardinaggio, facendo vedere come si potano delle rose ad esempio”.
Nel desiderio di radici ad esempio con il drink liquirizia Yuri ha lavorato su una ricetta che solitamente le nonne consigliavano come rimedio contro la tosse, mentre nel drink mandorla Irene ha lavorato su un’antica ricetta della cucina mantovana che è la torta di tagliatelle. Con il desiderio divertimento, la castagna viene servita in un sacchetto per caldarroste con chiuso all’interno un fumo realizzato con la buccia delle castagne essiccate e bruciate mentre nel noce mettiamo pompon di zucchero alle noci. Oppure il drink carciofo è collegato al desiderio di vanità per via della bellezza del suo fiore ed è realizzato con cynar, rum scuro, orzata, succo di limone e frullato di mango, viene servito con una foglia di carciofo. Collegato al desiderio di felicità il drink alla melagrana parte dal significato originario della parola felicità, felix in latino ha un significato agricolo, può essere un campo, un albero e tutto quello che fa frutto, viene preparato con calvados, bitter, succo di melagrana, birra bianca ai lamponi e noce moscata. Una proposta davvero originale la drink list botaniche del desiderio, come quella che è stata pensata per Natale. “Il 25 sera saremo aperti e ci sarà Natale a casa rospo, chi verrà a trovarci lo dovrà fare in pigiama, per passare una serata diversa dal solito con il clima di casa. Questo è il nostro spirito, fare sentire gli ospiti come a casa propria, desiderio che hanno tutti quelli che escono la sera di Natale”.