Assobibe e Mineracqua, le associazioni di Confindustria che rappresentano il settore delle bevande analcoliche, sono unite nell’esprimere ”incredulità e forte preoccupazione” rispetto alla proposta formulata dal ministro della Salute Balduzzi di introdurre un contributo straordinario a carico dei produttori di bevande analcoliche. Tali misure, che graverebbero su prodotti già penalizzati da un’aliquota Iva tra le più alte in Europa (21% rispetto a una media del 16,5%), ”determinerebbero gravi ricadute – sottolineano per le imprese del settore, per i cittadini, e per l’intero sistema Paese, determinando la contrazione di attività, produzione e livelli occupazionali; la riduzione del poter d’acquisto dei consumatori e/o effetti inflazionistici; la disincentivazione degli investimenti esteri in Italia”.
Assobibe e Mineracqua credono ”fortemente che corretti stili di vita e nutrizione debbano essere promossi tramite seri ed articolati programmi di educazione alimentare, non tramite nuove tasse”. E ritengono la tassa ”fortemente discriminatoria. Le bevande analcoliche hanno solo 40 calorie per 100 grammi, molto meno di un gran numero di altre categorie”. Peraltro i consumi di bevande analcoliche in Italia sono tra i più bassi dei Paesi dell’Unione Europea e sono caratterizzati da un trend stagnante negli ultimi dieci anni. Inoltre, in Italia, le bevande analcoliche comportano un contributo medio di calorie giornaliere non superiore all’1% del totale assunto. Infine, Assobibe e Mineracqua sottolineano ”l’inefficacia della misura da un punto di vista fiscale: il gettito derivante dalla tassazione, stimato in 250 milioni di euro, è fuorviante perché non tiene in considerazione innanzitutto il minor gettito IVA che si avrà dalla contrazione delle vendite, quantificabile in circa 100 – 130 milioni di euro”.
Fonte: ANSA