Ninkasi, tu sei colei che versa la birra filtrata nel tino di raccolta; è come l’avanzata impetuosa del Tigri e dell’Eufrate.
Inno a Ninkasi, 1900-1800 a.C.
Archeologia e gusto si fondono in un format di eventi, Taste the Past, che attraversa i secoli alla scoperta delle origini di cibi e bevande presenti nelle tavole di oggi come in quelle dell’antichità.
Accade così che, all’interno della mostra “Pashedu. Un artigiano alla corte dei Faraoni”, realizzata dal Comune di Padova, dal Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche, con la società Cultour Active, sia stato offerto ai visitatori un percorso che, attraverso lo studio delle fonti, ha portato alla luce interessanti curiosità sull’uso della birra ai tempi di Ramses II.
La mostra, in corso a Palazzo Zuckermann di Padova, riproduce fedelmente la tomba di Pashedu, un artigiano e artista dell’era di Ramses II. Proprio nella tomba di questo artigiano, fu ritrovata una delle prime testimonianze pittoriche sul consumo di una bevanda fermentata a base d’orzo, la birra.
L’evento ha visto la visita guidata alla mostra seguita da una conferenza in cui un’archeologa ha illustrato, attraverso fonti antiche, la storia della birra dall”antico Egitto al Medioevo. È intervenuto anche il giornalista Maurizio Maestrelli, con un approfondimento sull’evoluzione dell’industria birraria italiana e infine, Sandro Vecchiato, patron di Birra Antoniana, che ha raccontato l’esperienza del birrificio padovano che quest’anno compie i suoi primi tre anni.
Al termine della conferenza che ha attraversato la storia millenaria della birra, i saperi hanno incontrato i sapori, grazie alla degustazione di Birra Antoniana Ai Tadi, specialità bianca, fresca e agrumata, ideale compagna di aperitivo durante la stagione primaverile ed estiva.
In conclusione, si potrebbe dire che, anche in ambito birrario, conoscere la storia possa aiutare ad apprezzare meglio il gusto del presente.
+Info: www.birraantoniana.it
