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Un macrocosmo di sapori, l’unione del Kosmo Taste the Mountain e de La Téa del Kosmo. A Livigno si sale di livello quando si parla di questo tipo di ristorazione, per una località che si sta scoprendo una meta gourmet, capace di elevare i prodotti di montagna attraverso l’uso sapiente della tecnica e la passione, senza sprechi. Non si tratta di una cucina di montagna tradizionale, ma di una cucina che esalta le materie prime locali, reinterpretandole con creatività e rispetto per il territorio. Situato all’interno del ristorante Kosmo Taste the Mountain, nella skiarea del Mottolino, questo ristorante fine dining sta scrivendo una pagina importante della ristorazione di qualità nel “Piccolo Tibet”, sotto la guida di Siria Fedrigucci e con la supervisione dello chef tristellato Norbert Niederkofler.
FILOSOFIA DI MONTAGNA Fin dall’inizio, il team ha abbracciato la filosofia di “Cook the Mountain” di Niederkofler, che promuove un approccio etico e sostenibile, senza scorciatoie. “Abbiamo deciso di intraprendere una strada che può sembrare in salita, ma le soddisfazioni non mancano”, racconta Siria Fedrigucci. Questa visione si riflette nell’uso esclusivo di ingredienti provenienti da piccoli fornitori locali e nel rispetto delle stagioni. L’estate, nonostante il clima instabile che ha compromesso la disponibilità di alcuni prodotti, è stata l’occasione per stringere nuove collaborazioni, come quella con la Cooperativa Sociale di Bormio, che coltiva il grano saraceno valtellinese. Questo grano, ormai a rischio di estinzione, viene macinato direttamente al Kosmo e utilizzato per pane e pasta, in un gesto che non solo sostiene l’economia locale ma preserva la biodiversità. La cucina della Téa del Kosmo è un esempio concreto di sostenibilità: ogni ingrediente viene utilizzato nella sua interezza, evitando sprechi e valorizzando ogni parte, sia vegetale che animale. Tra i fornitori, si annoverano un pescatore specializzato in laghi d’altura e una coppia di giovani apicoltori che produce miele in una zona impervia vicino a Morbegno. Questa rete di relazioni con i produttori locali è alla base della filosofia del ristorante, che punta su ingredienti genuini, naturali e ricchi di valore nutrizionale.
PERCORSI GASTRONOMICI L’approccio innovativo della cucina si vede nei piatti. Un menù capace di sorprendere i commensali, in mancanza di pomodori dall’orto in quota, viene proposta una prugna che riproduce perfettamente il sapore del pomodoro. Altre creazioni giocano con la tradizione, come l’olio extravergine d’oliva ricreato a partire dal tarassaco e dall’olio di semi. Gli italiani apprezzano la creatività, mentre i visitatori stranieri rimangono sbalorditi da come la montagna venga raccontata in modi del tutto inaspettati. Uno dei piatti cult del menù è dedicato alla carota, lavorata in tutte le sue parti, un esempio di come ogni elemento possa diventare protagonista.
La Téa del Kosmo propone due percorsi degustazione di quattordici portate ciascuno: uno vegetariano, che esalta un singolo ingrediente vegetale in tutte le sue parti, e l’altro che racconta i viaggi e le esperienze dello chef Michele Talarico, sempre lavorando esclusivamente prodotti di montagna. Talarico, pugliese di nascita e con un percorso internazionale che lo ha portato da Sydney a Londra, è un ambasciatore della filosofia di Norbert Niederkofler. La sua cucina punta a ridurre al minimo gli sprechi, eliminando ogni scarto e valorizzando ogni alimento come nobile, sano e gustoso. Non esistono rifiuti, tutto, dal frutto alla verdura fino al taglio di carne, viene considerato un’eccellenza sotto ogni aspetto, organolettico e nutrizionale.
SOSTENIBILITA’ E FUTURO Il ristorante ha ampliato il proprio impegno per la sostenibilità, creando un orto in quota proprio accanto al ristorante, a 1.816 metri d’altitudine. Un progetto ambizioso che, sebbene ancora in fase sperimentale, riflette la determinazione del team di ridurre al minimo l’impatto ambientale e di auto-prodursi il più possibile. Siria Fedrigucci, insieme al marito Marco Rocca, Amministratore Delegato della Mottolino, ha sempre creduto in questa visione, fin dall’apertura del ristorante nel 2021. Nonostante la breve storia della Téa del Kosmo, il ristorante ha già ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui la segnalazione nella Guida Michelin, confermata anche per il 2024, e l’inclusione tra i 1000 migliori ristoranti d’Italia ne “Le Guide de L’Espresso”.
Il servizio in sala, gestito dal maître Imanol Cuesta Cuesta, è professionale ed empatico, mentre la cantina, curata dalla sommelier Giada Rosa, con la consulenza di Giacomo Mojoli, propone una selezione di vini di montagna, con un focus sui Nebbioli delle Alpi della Valtellina. La Téa del Kosmo è un’esperienza unica che va oltre il semplice atto di mangiare. È un viaggio gastronomico e culturale, che invita i commensali a scoprire e comprendere un approccio virtuoso alla cucina, basato sul rispetto della natura, delle persone e del territorio. Una sfida che, in poco più di un anno, ha già trasformato Livigno in una destinazione gourmet da tenere d’occhio per il futuro.
INFO www.kosmotastethemountain.com
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