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Almeno una volta nella vita abbiamo tutti pensato di metterci a dieta, ovviamente da lunedì. Qualcuno ha chiesto consiglio all’amico sportivo, qualcun’altro è andato (saggiamente) da uno specialista ed altri si sono avventurati nella lettura di siti, blog e libri sacri di diete e pesoforma. E ha scoperto che di diete ne esistono tante. Alcune prediligono il bilanciamento tra i diversi macronutrienti, altre riducono a zero l’apporto di certi alimenti in favore di altri e così via. C’è però un nutriente fondamentale che è necessario al funzionamento di ogni dieta, semplice o complessa che sia: l’acqua.
È scontato dire che il nostro organismo ha bisogno di acqua per la sopravvivenza, ma non lo è dire che bere acqua frequentemente aumenta il dispendio energetico. Sull’argomento è stato condotto uno studio nel 2014, dal titolo Cardiovascular and metabolic responses to tap water ingestion in young humans: does the water temperature matter? e realizzato da un team di ricercatori del Dipartimento di Medicina dell’Università di Friburgo.
L’obiettivo dello studio era capire se bere acqua producesse effetti a breve termine cardiovascolari e sul metabolismo. Tra i risultati troviamo infatti che l’assunzione di 500ml di acqua fredda o a temperatura ambiente aumenta il dispendio energetico, nel giro di 90 minuti, del 2 – 3% (in base alla temperatura dell’acqua). Questo avviene per portare l’acqua ingerita a temperatura intra-addominale.
Quindi, bere spesso durante la giornata, in modo da avere costantemente questo lieve ma continuo consumo di energie, fa bruciare grassi. In altre parole bere più acqua fa dimagrire. Questo fenomeno è riconducibile alla termogenesi degli alimenti, cioè alla quantità di energia necessaria che l’organismo deve consumare per digerire, appunto, gli alimenti ingeriti. Ogni alimento richiede una diversa percentuale di energia (sul totale di quella fornita dopo la digestione), in base alla tipologia cui appartiene: i carboidrati ad esempio ne consumano il 7% mentre le proteine possono arrivare anche al 35%.
Dal momento che l’acqua non fornisce nessuna caloria (nonostante sia necessaria per l’idratazione corporea), la spesa energetica per riscaldarla fino alla temperatura corporea intacca direttamente le nostre scorte energetiche: prima gli zuccheri semplici disponibili e poi le riserve di grassi, nel caso i primi non siano sufficienti. Questo è senza dubbio uno dei motivi migliori per scegliere di bere acqua quando abbiamo sete. Se pensiamo alle alternative, cioè alle bevande zuccherate o alcoliche, tutte quante apportano o grosse quantità di zucchero (con il conseguente picco glicemico e l’accumulo di grassi) o alcol, quindi altre calorie e carico di lavoro per il fegato.
Quindi beviamo più acqua, più spesso!
Fonti: Pubmed – www.my-personaltrainer.it
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