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L’emergenza Coronavirus ha segnato una nuova, indelebile, era nel mondo della ristorazione, col delivery a farla da padrone assoluto. Un nuovo modo di assaporare, nella sicurezza delle mura di casa propria, un ricco piatto di pasta, una pizza appena sfornata o – perché no? – anche un buon “Gin Tonic”.
Proprio in questi giorni si è inserito, infatti, nel contesto dei cocktail da asporto il progetto “The Gin Way”: una selezione, mese per mese, di un gin premium italiano, letteralmente impacchettato insieme alle rispettive toniche, le garnish e le decorazioni, con l’aggiunta di snack e gadget, e spedito direttamente a casa del consumatore in una box a sorpresa. Questo servizio, nato da un’idea di Alessio Maccione e sviluppato poi coi suoi due amici storici, nonché grandi appassionati di gin, Cesare Zavattaro e Sabrina Sinigaglia, è stato pensato come mezzo di collegamento tra il lavoro di tanti produttori di livello (si pensi che in Italia esistono oltre 500 etichette di gin!) e i gin lovers desiderosi di provare qualcosa di inaspettato, fruibile in abbonamento mensile, bimestrale o trimestrale (a 49 euro, con spese di spedizione gratuite). Il contenuto, ovviamente, lo si scopre solamente all’arrivo del pacco!
Per un primo bilancio su “The Gin Way”, Beverfood.com ha intervistato così proprio i tre giovani imprenditori bresciani (tutti nati negli ’80), facendosi raccontare il riscontro ottenuto finora dalla loro interessante iniziativa sia tra i produttori che tra i consumatori: “Il riscontro è stato fin da subito ben oltre le nostre aspettative – ci spiegano entusiasti Alessio, Cesare e Sabrina -. L’idea è piaciuta tantissimo e le persone continuano a darci feedback estremamente positivi. E questa è sicuramente una gran cosa, ma all’inizio non eravamo preparati… Basti pensare che per la seconda e terza box, quelle dopo il lancio per intenderci, abbiamo dovuto fare un riordino in extremis, visto che eravamo rimasti senza materiale da spedire. Adesso stiamo preparando la Box #04 che partirà il 6 agosto: speriamo di aver imparato la lezione! (ridono, ndr)”.
I clienti crescono ogni mese, lo dicono i numeri delle vostre vendite: stanno aumentando parallelamente anche i fornitori?
“Sì, il bilancio anche qui è molto positivo. In tantissimi ci chiedono di essere inseriti e quelli che fanno già parte del progetto sono entusiasti di come abbiamo lavorato e del riscontro che hanno avuto. Noi, come obiettivo, cerchiamo di aiutare a invertire il paradigma: dopo che una persona ha assaggiato il loro gin, o le toniche o gli snack che inseriamo, sarà quella stessa persona a chiedere infatti al proprio barista di fiducia se ha nella sua bottigliera quello specifico gin. Se riusciamo a fare questo, significa che abbiamo svolto un ottimo servizio per i nostri produttori!”.
Qual è stata la box più apprezzata finora?
“È come chiedere a un genitore qual è il figlio preferito: tutte! Sicuramente la più emozionante per noi è stata però quella con il Gin Piero. Gianpiero, il produttore, è stato il primo a darci fiducia, sono stati i primi unboxing della nostra community ed è stato il concretizzarsi della nostra idea”.
In Italia esistevano già servizi di discovery retail impostati sul modello a cui si è ispirato “The Gin Way”, ma quello creato dai tre soci lombardi è il primo dedicato al mondo degli spirits e, in particolare, al gin. Perché aspettare, dunque? Clicca qui per la tua ordinazione e per tutte le info dettagliate sul progetto!
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