I produttori polacchi hanno realizzato una birra acida partendo dal lactobacillo. È il batterio che si preleva dalle pareti vaginali.
Acqua, malto (Pilsner, Caramellato, Roasted), scaglie di legno aromatizzate al cognac, luppoli (USA e Polonia) e lievito. Non filtrata, pastorizzata. 6 gradi.
Teorizzata nel 2015 dai polacchi dell’Ordine di Yoni (fondatore Wojiciech Mann), questa birra doveva essere lanciata tramite una raccolta di crowdfunding, che però raccolse poco più di 1.500 euro a fronte dei 150.000 previsti, evidentemente non recepita con lo scalpore che ci si aspettava. Il brand ha però evidentemente ottenuto il denaro in qualche modo, e ha proposto sul mercato Bottled Instinct, la prima birra vaginale, ottenuta tramite il prelievo con tampone dei lactobacilli, poi isolati in laboratorio per eliminare la contaminazione con altri virus o batteri. Tre le ragazze che si sono prestate per le operazioni, Alexandra, Monika e Paulina: nessuna di loro con precedenti nel mondo della moda o dello spettacolo
“La quintessenza della femminilità contenuta in una birra”, si legge nel comunicato sul sito internet dell’Ordine. “Il suo sapore, il suo odore e la sua voce, tutto racchiuso in un’unica bottiglia. Una bevanda dorata arricchita fagli istinti della donna dei vostri sogni”. Difficilmente incontrerà il favore dei bevitori più tradizionali, ma il tentativo è stato comunque valido per finire su testate giornalistiche di stampo misto. Più scandalistiche che di enogastronomia.