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Uno degli eventi più cool dell’anno nel settore beverage, e una tra le realtà imprenditoriali più fresche e innovative degli ultimi tempi. Combinazione dal potenziale pirotecnico elevatissimo, e tappa da non perdere: al Roma Bar Show 2019, in programma il 23 e 24 settembre, sarà presente The Spiritual Machine con due proposte alternative e destinate a far alzare qualche sopracciglio d’interesse.

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Nata a Torino all’inizio dello scorso anno, The Spiritual Machine è una start-up dedicata alla creazione e alla personalizzazione degli spirits: dalla ricetta all’etichetta, chiunque può teorizzare e realizzare il proprio prodotto, che si tratti di privati, locali, cantine, bar. Tinture e distillati utilizzati sono al 100% naturali, creati con botaniche controllate e certificate. Almeno cento bottiglie in circa tre mesi, con cura dei dettagli e professionalità marcata per la realizzazione di vermouth, gin, amari, partendo dai profili aromatici al design della bottiglia. E spinto da questo spirito innovativo e dalla fame di novità, il team di TSM, che conta tra gli altri soci Elisa Cravero e Giulia Bosis, ha deciso per la prima volta di incubare due prodotti che rispecchino a pieno la filosofia, oltre che il modus operandi, dell’azienda.

IT’S AMARO – Tre versioni per tre profili diversi, accomunati dalla mente genitrice e dal desiderio di inserirsi come novità ai brand più rinomati. It’s Amaro è la gamma ideata e prodotta da Francesco Menozzi, titolare dei locali Bottega 39 con sede a Modena e Reggio Emilia, che aveva già collaborato con The Spiritual Machine alla realizzazione di quattro linee di gin, denominate +39: il passo successivo ha raggiunto gli amari. Rum, whisky e mezcal le tre basi distillate (24°) per completare il portfolio di It’s Amaro, che va a inserirsi di prepotenza nella categoria dei New Spirits: pensati per essere degustati ghiacciati, una piacevole alternativa all’amaro di fine pasto. Dalla gradazione alcolica più leggera del distillato liscio e con un gusto più rotondo.

Marco Riccetti – Amaro Parej – The Spiritual Machine

AMARO PAREJ – Irriverente, sfacciato, diretto, e decisamente gradevole. Per uno dei prodotti più controversi e buoni della manifestazione, rivolgersi a Marco Riccetti, bar manager dell’Inside di Torino e vincitore della prima edizione di Spritz contro tutti di The Spiritual Machine, di cui è diventato parte integrante. Amaro Parej: erbe tradizionali degli amari di scuola alpina come Verbena, Melissa e Achillea si uniscono a una piacevole nota distillata di cacao amaro, al naso come al palato. Amaro di nome e di fatto: la percentuale di zucchero è volutamente minima allo scopo di poter essere più facilmente interpretato in mixology, ma allo stesso tempo essere degustato con ghiaccio a fine pasto. E per quanto basterebbero le note degustative a renderlo interessante, Amaro Parej tiene fede al proprio nome (che in dialetto torinese vuol dire tutto ciò che è semplice, genuino, che va bene così com’è) avvalendosi di un animale guida perfetto per esserne simbolo: il Bonobo, primate conosciuto per la sua dedizione alla copulazione non a semplici fini riproduttivi, che non solo riprende una filosofia di vita condivisa dai partecipanti, ma è anche simbolo dell’azienda Jobonobo, holding dalla quale The Spiritual Machine nasce. La ricerca di simboli rappresentativi porta il team a parlare del piacere di bere l’amaro, che vuole uscire dagli schemi di fine pasto e inserirsi in ogni momento di piacere della giornata. Nasce così lo slogan di punta di Amaro Parej: every f***ing day.

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