Trade Lab è una società di analisi e consulenza specializzata nel supporto alle aziende che operano nel mercato Fuori Casa lungo tutta la filiera distributiva attraverso analisi multicliente, servizi one to one, consulenza e formazione. Ogni anno realizza approfondite analisi sui diversi canali per comprendere bisogni ed evoluzione della domanda e struttura e performance dell’offerta. Tra questi anche una specifica analisi dedicata al canale del vending.
Il VENDING sta diventando a tutti gli effetti uno dei canali più interessanti dei consumi fuori casa, infatti: è cresciuta la qualità dell’offerta di caffè e bevande calde e sono presenti sempre più prodotti “branded”; risponde al bisogno crescente di un consumatore più mobile, di trovare i prodotti che vuole ovunque si rechi; l’offerta, contrariamente ad altri canali, ha un posizionamento preciso: “giusto valore al giusto prezzo” nella giusta location. Al fine di comprendere in maniera approfondita lo stato dell’arte di questo canale sia dal punto di vista della domanda sia dell’offerta e offrire a tutti gli operatori della filiera uno strumento completo che permetta di effettuare le giuste scelte in termini di marketing e vendite, TradeLab e Confida hanno unito le loro competenze specifiche per generare l’unica analisi presente sul mercato che analizza il mondo del Vending a 360 gradi. L’analisi è stata realizzata a gennaio 2014 attraverso 4.000 interviste ai consumatori e finalizzata a fornire agli operatori del settore gli strumenti utili alla costruzione della migliore offerta di prodotti e servizi in relazione ai diversi luoghi e alle specifiche occasioni di consumo.
Alcuni risultati emersi dall’analisi:
. la percentuale di consumatori che utilizzano il canale vending è in crescita: 47% 2014 vs 45% 2010;
. il consumatore ha un’ètà media più giovane rispetto agli altri canali del fuori casa (bar, ristoranti): 39 anni;
. velocità e comodità sono i principali elementi di attrazione;
. il caffè assume un ruolo importante nei luoghi di lavoro (86%) e nei centri commerciali (73%) mentre nei luoghi di studio (48%) e nelle palestre/centri benessere (27%) cede il passo all’acqua minerale (66% e 57%) e alle altre bevande;
. appare ancora evidente il bisogno di declinare maggiormente l’offerta per luogo: fatta eccezione per caffè e acqua minerale, nel cui caso domanda e offerta si incontrano quasi ovunque, per molte altre categorie (csd, altre bevande calde, thè freddo, cappuccino, prodotti food) esiste un forte gap tra presenza del prodotto e consumi effettivi;
. l’acquisto di prodotti non food è ancora poco sviluppato: tra i prodotti più desiderati, il consumatore indica comunque quelli alimentari (58%), piuttosto che i non alimentari (32%);
. l’acquisto nei negozi automatici ha carattere prevalentemente occasionale: la maggior parte degli utilizzatori (53,2%) dichiara di averli utilizzati una volta soltanto o fino a 4 volte (33,8%) e oltre tre mesi prima (69,3%).
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