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Dalla tradizione dei Caraibi ai nuovi trend di mixology: l’ascesa del rum all’ananas


In principio fu il Fancy di Plantation Stiggins, un rum macerato e distillato con ananas fresco (quindi non un rum aromatizzato), messo sul mercato da Maison Ferrand nel 2015. Da allora si era sviluppato quasi un monopolio nella nicchia del settore, ma le cose stanno cambiando.

 

 

CAPOSTIPITE – Le varianti di rum basate sull’ananas si stanno infatti moltiplicando, di certo ispirate al gran lavoro svolto e al successo ottenuto da Plantation Stiggins (distribuito in Italia da Compagnia dei Caraibi), che i bartender di tutto il mondo hanno messo in bottigliera per i loro Daiquiri, tiki cocktail e altre creazioni a base rum. Il Fancy era nato da una collaborazione tra Alexandre Gabriel di Ferrand e lo storico dei cocktail David Wondrich: ispirato ai produttori di rum dei Caraibi, che affogavano l’ananas nelle botti di rum per aggiungervi dolcezza, il distillato si rifà a una tecnica che affonda le proprie radici fin nel 1700. Secondo Ferrand, la loro versione si ottiene con l’infusione delle cortecce di ananas Victoria in rum Plantation 3 Stars, che viene poi ulteriormente distillato. Separatamente, l’ananas viene infuso in rum scuro Plantation Original, per poi procedere con una miscela dei due risultati.

TIKI LOVERS – Buona parte dei nuovi arrivi sono di fatto rum all’ananas, che spesso strizzano l’occhio alla cultura dei Tiki e alla loro influenza. La casa tedesca Bitter Truth, ad esempio, propone il Tiki Lovers, rum aromatizzato all’ananas, dove rum invecchiati e non sono infusi e riposano con estratto d’ananas. Oppure il Bali Hai Tiki di Cutwater, messo sul mercato nel 2018. Sono tutti segnali del solco scavato da Stiggins, siano essi a base di rum scuro, più corposo, o di rum tradizionali che mostrano più caratteri aromatici. Uno in particolare, il Maggie’s Farm di Allegheny Distilling (da Pittsburgh, USA), segnala apertamente di voler omaggiare Stiggins con la propria proposta artigianale, rilasciata alla fine dello scorso anno.

RICETTE – “Ci piaceva perché relativamente secco”, spiega il fondatore e mastro distillatore di Allegheny, Tim Russell. “Lo volevamo così, senza zucchero o succhi aggiunti”. Per ottenerlo, usano un metodo simile a quello di Plantation, partendo dal proprio rum bianco a base di zucchero turbinado, che viene poi distillato con un ananas intero; e dal rum scuro invecchiato dodici anni, importato da Trinidad, successivamente infuso all’ananas per un mese. Parti uguali dei due prodotti vengono poi miscelate, dando vita al nome dell’etichetta, il 50/50.

AFFARI DI FAMIGLIA – Degustate separatamente, le due versioni sembrano lontane cugine: Stiggins conserva un carattere più ricco e leggermente più dolce, mentre il 50/50 ha un impatto più corposo e un finale secco, tipico di rum più giovani. Ma sono chiaramente parte dello stesso albero genealogico. Allegheny non nasconde l’ispirazione tratta dal lavoro di Stiggins. Tanto da aver dedicato loro una particolare versione dell’Old Fashioned, servito al bar della distilleria. Ovviamente a base di rum all’ananas.

 

Fonte: liquor.com

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