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La Calabria del vino cresce veloce in termini qualitativi, e aumenta il numero delle aziende che inviano i loro campioni. Al punto che iniziamo a pensare che le pagine della Guida a nostra disposizione per questa regione siano diventate ormai poche. Per motivi di spazio, infatti, siamo stati costretti a non inserire diverse cantine che, altrimenti, avrebbero meritato un posto in Guida. Ne sono un esempio la cantina Capo Zefirio di Bianco che ha presentato una splendida versione del suo Mantonico Passito ’05, ma anche Pandolfi di Saracena e Nino Pichilli di Palizzi. A loro diamo appuntamento alla prossima edizione.

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Se poi guardiamo più da vicino i risultati dei nostri assaggi, è evidente che il territorio più importante per la regione si conferma il Cirotano, dove troviamo gran parte della produzione. L’altra zona che continua a muoversi molto bene è il Cosentino, che ha da poco battezzato la nuova Doc Terre di Cosenza e sono già numerose le aziende che hanno aderito al neonato Consorzio di Tutela. Fa storia a sé una minuscola enclave nel cosentino, la zona di Saracena, dove tante piccole realtà stanno crescendo, ma anche variando la produzione prima limitata al solo Moscato Passito.

Si muove invece poco il resto della regione, nella zona di Lamezia non riescono a emergere altre realtà se non quelle storiche. In provincia di Catanzaro, invece, registriamo il gradito ritorno di una cantina storica, come quella di Gregorio Odoardi. Sempre dal catanzarese sono pervenuti dei vini molto interessati anche dall’azienda Le Moire di Paolo Chirillo, il cui esordio in Guida è solo rimandato. Pochissime novità, e ce ne dispiace, dal Reggino, provincia dove, a nostro avviso, si potrebbero fare grandi cose. I vini della cantina Tramontana sono un esempio concreto delle potenzialità della zona.

Concludendo, a suggellare un’edizione importante per la Calabria, che vede ben tre aziende sul podio dei Tre Bicchieri, e cioè la cantina di Luigi Viola a Saracena, l’emergente IGreco di Cariati, nel comprensorio del Cirò, e infine la blasonata Librandi, il marchio più noto dell’enologia calabrese. Proprio a Nicodemo Antonio Librandi va un riconoscimento importante: per lo straordinario lavoro che l’azienda ha svolto sulle varietà autoctone calabresi piantando decine di ettari di nuove vigne c’è sembrato giusto assegnare loro il titolo di Viticoltore dell’Anno. Avanti così!

TRE BICCHIERI
Masino 2010 iGreco
Gravello 2010 Librandi
Moscato Passito 2011 Viola

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