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Nelle scorse edizioni della Guida è stata sottolineata la crescita costante del vino sardo a prescindere dalle annate, più o meno buone.

Dagli oltre 600 campioni degustati esce una regione in gran forma. La qualità riscontrata è sempre più alta, ma non solo sotto il mero profilo sensoriale (equilibrio, armonia, complessità gusto-olfattiva). I bianchi e rossi proposti sono sempre più autentici, territoriali, rispettosi quindi dei vitigni nelle loro zone più vocate di appartenenza. Il lavoro in vigna è quello più duro, più importante (e anche quello che deve essere il più rispettoso dell’ambiente, per una produzione sempre più sostenibile), mentre in cantina ci si limita sempre più a compiere quelle azioni volte a valorizzare ciò che la natura produce.

Tre Bicchieri 2020 Sardegna. L’essenza dei territori

Sembrano totalmente finiti i tempi in cui, in nome di un modello internazionale di gusto, si ricorreva a tecniche di cantine perfette secondo le regole dei protocolli, ma inadatte a trasmettere tutta l’essenza che i vari territori sardi riescono a dare. Si, proprio così, i territori. Perché il bello della Sardegna non risiede solo nell’autoctono. Sta proprio nei suoi suoli e microclimi completamente diversi: si va dalle sabbie a pochi metri dal mare, al granito in zone collinari, passando per terreni scistosi che arrivano anche a oltre 700 metri d’altitudine.

Tre Bicchieri 2020 Sardegna. Il ritardo dei Consorzi

Però, nonostante questo emerga sempre di più dai bicchieri, tutto ciò non è supportato a dovere dalle Denominazioni di Origine, ferme quasi tutte al loro anno di nascita. Sono troppo poche le Doc territoriali e avere dei disciplinari regionali per i vitigni più rappresentativi (cannonau, moscato e vermentino) non valorizza di fatto quanto detto in termini di terroir. Sarebbe ora che tutto il comparto prendesse in mano la situazione per dare alla Sardegna il posto che merita. Riguardo i premiati quest’anno un’altra ottima notizia. Tre Bicchieri è un numero record e testimonia il livello raggiunto. Di questi vini ben tre sono novità assolute: il Nuracada è il Bovale della giovane azienda Audarya di Serdiana; il Terresicci è una Barbera Sarda della Cantina di Dolianova; il Pro Vois è una bellissima versione di Nepente di Oliena Riserva. Tre territori diversi, tre vitigni diversi, accomunati da un unico grande risultato.

 

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I migliori vini sardi premiati con i Tre Bicchieri 2020

Alghero Torbato Terre Bianche Cuvée 161 2018 – Tenute Sella & Mosca
Cannonau di Sardegna 2017 – Antonella Corda
Cannonau di Sardegna Cl. Dule 2016 – Giuseppe Gabbas
Cannonau di Sardegna Nepente di Oliena Pro Vois Ris. 2014 – F.lli Puddu
Capichera V. T. 2016 – Capichera
Carignano del Sulcis 6Mura Ris. 2016 – Cantina Giba
Carignano del Sulcis Sup. Terre Brune 2015 – Cantina di Santadi
Nuracada Bovale 2017 – Audarya
Terresicci 2014 – Cantine di Dolianova
Turriga 2015 – Argiolas
Vermentino di Gallura Sup. Costarenas 2018 – Masone Mannu
Vermentino di Gallura Sup. Sciala 2018 – Surrau
Vermentino di Gallura Sup. Soliànu – Tenuta Matteu 2018 – Andrea Ledda
Vermentino di Sardegna Stellato 2018 – Pala

 

+INFO: www.gamberorosso.it/tag/tre-bicchieri-2020/page/2/

 

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