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Molte le novità quest’anno per l’Alto Adige: dai grandi ritorni dopo diversi anni di assenza dalla Guida, come quello di Alois Lageder (ritorno alla grande si potrebbe aggiungere), a quelli che conquistano per la prima volta i Tre Bicchieri dopo diversi anni in cui sono mancati, come nel caso dello Stachlburg del barone Sigmund Kripp, o del bravissimo Ignaz Niedrist. Poi ci sono le prime volte, come per il Gummerhof della famiglia Malojer, Obermoser di Heinrich & Thomas Rottensteiner e per la Cantina di San Paolo. Quanto al risultato complessivo per la Provincia di Bolzano ci sembra che le cose siano andate piuttosto bene. L’annata 2010 è stata piuttosto favorevole per i vini bianchi, con esclusione probabilmente del solo Gewürztraminer, in particolare per il Pinot Bianco e il Sauvignon che, infatti, hanno ottenuto una vera messe di premi grazie a un’eleganza e freschezza che li hanno caratterizzati complessivamente. A questo aggiungiamo i vini delle due piccole valli, Isarco e Venosta che, come al solito, hanno fatto una strage di Tre Bicchieri, e che, soprattutto per quanto riguarda la seconda, sembrano aver raggiunto una maturità stilistica e una definizione territoriale veramente importanti.

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Dobbiamo poi registrare una crescita qualitativa significativa, iniziata già da un paio d’anni, di una tipologia a lungo trascurata, il Pinot Grigio, che ha regalato quest’anno una serie di prodotti veramente validi ed equilibrati. Per quanto riguarda i rossi, l’annata 2009 è stata particolarmente felice per il Lagrein, cresciuto in quanto a tecnica produttiva e personalità espressiva. Un uso del legno sempre più centrato, le maturazioni equilibrate, estrazioni mai sopra le righe hanno offerto vini mai così compattamente complessi, armonici, eleganti, in cui le note terrose e agrumate prevalgono generalmente su quelle fruttate. L’altra grande varietà locale, la schiava, non ha conosciuto, come nel 2009, un’annata eccezionale, ma i vini, soprattutto nella tipologia Lago di Caldaro, sono molto gradevoli e dalla consueta straordinaria bevibilità, come dimostra il Tre Bicchieri al Puntay di Erste + Neue. Il discorso fatto sulla Valle Venosta andrebbe fatto anche per un’altra importante zona vinicola altoatesina: Terlano. Legata all’inizio quasi esclusivamente ai prodotti dell’omonima cantina sociale, Terlano, nel suo complesso, sembra aver raggiunto una cifra stilistica così definita, complessa e articolata, da poter essere definito senza timori Grand Cru.

I TRE BICCHIERI 2012 DELL’ALTO ADIGE

A.A. Cabernet Lowengang 2007 – Tenutae Lageder
A.A. Gewurztraminer Kastelaz 2010 – Elena Walch
A.A. Gewurztraminer Nussbaumer 2010 – Tramin
A.A. Lago di Caldaro Cl. Sup. Puntay ’10 – Erste +Neue
A.A. Lagrein Grafenleiten Ris. 2009 – Obermoser
A.A. Lagrein Gries 2009 – Gummerhof
A.A. Lagrein Mirell 2009 – Waldgries
A.A. Lagrein Taber Ris. 2009 – Cantina di Bolzano
A.A. Moscato Giallo Castel Giovanelli Passito Serenade 2008 – Cantina di Caldaro
A.A. Pinot Bianco Passion 2009 – Cantina San Paolo
A.A. Pinot Bianco Sirmian 2010 – Nalls Margreid
A.A. Sauvignon Flora 2010 – Girlan
A.A. Sauvignon Sanct Valentin 2010- San Michele Appiano
A.A. Terlano Nova Domus Ris. 2008 – Terlano
A.A. Terlano Pinot Bianco DeSilva 2010 – Peter Solva
A.A. Terlano Pinot Bianco Eichhorn 2010 – Manincor
A.A. Terlano Sauvignon 2010 – Niedrist
A.A. Valle Isarco Riesling Kaiton 2010 – Kuenhof
A.A. Valle Venosta Riesling 2010 – Castel Juval
A.A. Valle Isarco Kerner 2010 – Manni Nossing
A.A. Valle Isarco Veltliner 2010 – Strasserhof
A.A. Val Venosta Pinot Bianco 2010 – Stachlburg
A.A. Valle Venosta Riesling 2010 – Falkenstein
A.A. Valle Isarco Riesling Praepositus 2009 – Abbazia di Novacella
A.A. Valle Isarco Riesling 2010 – Kofererhof

FONTE: www.gamberorosso.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=291203&Itemid=6〈=it

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