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Trieste Coffee Experts: la Bazzara presenta gli ultimi relatori del summit


Manca sempre meno al Trieste Coffee Experts, il summit della Bazzara dedicato al mondo del caffè e organizzato da Andrea Bazzara, Sales Manager della torrefazione, che si terrà nel cuore di Trieste il prossimo 25 e 26 novembre 2023 presso il Savoia Excelsior Palace – Starhotels Collezione. Il tema di questa sesta edizione sarà “Future coffee: Sustainability and Innovation oriented” e si dividerà così nelle due giornate: la prima, di sabato 25 novembre, con focus sulla sostenibilità, e la seconda, di domenica 26, su innovazione e tecnologia.

 



 

Diventato un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati e un momento chiave per l’industria del caffè, tra gli obiettivi chiave dell’evento il “fare rete”, un interessante modo per confrontarsi e riflettere insieme sul futuro del settore. Durante le due giornate saranno tanti i relatori presenti, un cospicuo weekend in cui molti esperti apporteranno il loro stimolante contributo.

A tal proposito, la Bazzara ha il piacere di presentare gli ultimi relatori che interverranno durante il summit, altri importanti personaggi che affronteranno temi fondamentali per il settore: Rudi Albert – Founder & Owner di Alkaff, Eleonora Pirovano – Presidente IWCA Italia, Riccardo Borsatti –  Head of Food & Beverage Vertical Market di Siemens, Sergio Barbarisi – International Key Account Coffee Manager BWT Water+More, Mauro Bazzara – CEO di Bazzara, Andrea Lattuada – CEO di 9bar e Claudio Valdetara – Marketing Director di Rhea Vendors con il loro intervento dal titolo “Il Barist-Ai”, Massimo Renda – Presidente e fondatore i Caffè Borbone con il suo intervento “Economia circolare e innovazione per dare nuova vita ai materiali”.

Con un’esclusiva anticipazione, gli otto relatori svelano così il tema e l’essenza del loro intervento.

Rudi Albert – Founder & Owner di Alkaff, con il suo intervento dal titolo “Caffè e sostenibilità”, partendo dall’esperienza all’interno della sua azienda, anticipa: “Fin dalla sua creazione, Alkaff ha sposato i progetti di sostenibilità legati alla produzione e lavorazione del caffè. Sostenibilità ambientale e umana. I progetti Fairtrade, Utz Certified, Rainforest Alliance e Biologico si avvalgono di collaborazioni internazionali che supervisionano a livello mondiale e nazionale il Processo di filiera nel rispetto dell’ambiente e delle persone coinvolte nella lavorazione a tutti i livelli: dalla raccolta, talvolta presso grandi coltivazioni talvolta in piccole fazende o addirittura di raccolta spontanea, fino al lavaggio e stoccaggio presso i centri di raccolta e lavorazione. Da qualche mese anche la comunità europea nell’ottica di preservazione della biodiversità e dell’attenzione ai cambiamenti climatici ha erogato una nuova legge riguardante le materie prime, tra le quali anche il caffè. Questa nuova normativa pone l’attenzione sul problema della deforestazione in favore della creazione di grandi piantagioni, provocando un grande dissesto dal punto di vista della flora e della fauna presenti sui territori coinvolti. Questa legge, unitamente al bilancio di sostenibilità e ad una politica sempre più rigida e attenta alla filiera di produzione obbligherà tutte le aziende che si occupano di vendita al dettaglio di prodotti e materie prime, di garantire che quanto immesso sul mercato rispetti la normativa. A cascata coloro che, come la nostra azienda, vende alle torrefazioni per la trasformazione finale dovranno assicurarsi che quanto acquistato e venduto sia conforme alla legge. Proprio per questo motivo stiamo portando avanti un processo di informazione e condivisione anche con i grandi trader internazionali, i quali già da tempo lavorano sulla qualità a livello di sostenibilità dei caffè che arrivano al mercato finale. Infine, stiamo pianificando un’attività di ricerca con l’università di Catania come caso studio inerente alla sostenibilità dal punto di vista ambientale ed economico nel nostro settore di riferimento. Il nostro obiettivo resta legato alla qualità che diventa oggi sostenibilità e un’attenzione crescente all’ambiente e alle risorse umane”.

 

 

Eleonora Pirovano – Presidente IWCA Italia, con il suo intervento dal titolo “L’empowerment femminile nella filiera del caffè” parlerà invece di come anche in questo settore “è importante sottolineare Empowerment femminile, in quanto racchiude l’essenza del nostro impegno come associazione. Questo termine indica un percorso, che ha come obiettivo la consapevolezza e il controllo sulle decisioni e sulle scelte da parte delle donne. Una donna libera di scegliere è una donna felice e una donna felice contribuisce al benessere della comunità”.

E ancora Riccardo Borsatti – Head of Food & Beverage Vertical Market di Siemens sul tema tecnologia con il suo intervento dal titolo “Industrial Metaverse: hype or hope?”: “Il Metaverso è da tempo sulla bocca di tutti. Il focus attuale quando si parla di Metaverso si concentra soprattutto sul mondo dei giochi, della vendita al dettaglio e dei social media. Allo stesso tempo, si potrebbe sostenere che il più significativo e più grande potenziale del Metaverso risieda nelle industrie che costituiscono la spina dorsale delle nostre economie, come ad esempio il settore manifatturiero, gli edifici, gli operatori di reti e infrastrutture o il settore dei trasporti. Perché? Perché il Metaverso porterà profondi cambiamenti in questi settori nei prossimi anni, creando un impatto reale. Infine, la tecnologia non esiste per sé stessa ma per migliorare la vita quotidiana delle persone, incluso tutto ciò che mangiamo. Ed è proprio questo il senso dell’idea del Metaverso Industriale”.

Segue Sergio Barbarisi – International Key Account Coffee Manager BWT Water+More sul tema “Acqua BWT e caffè: la sostenibilità che non viene (solo) dalla tecnologia”, con un estratto: “Sostenibilità, un concetto che oggi viene utilizzato ad ogni piè sospinto, ma quanti di noi lo interpretano appieno? Essere azienda al passo con i tempi, appunto sostenibile, vuol dire tante cose, tra le quali sicuramente quella di guardare in tutte le direzioni e cercare di capire come si può lasciare un mondo migliore a seguito del proprio passaggio”.

 

 

Presente anche Massimo Renda – Presidente e Fondatore di Caffè Borbone che anticipa: “Ci troviamo in anni cruciali per la green economy, un periodo in cui la maggior parte delle aziende sta accelerando sul fronte della transizione ecologica per soddisfare i requisiti europei di sviluppo economico sostenibile nel rispetto dell’ambiente. L’Italia è tra le best case mondiali in termini di riciclo dei rifiuti ma in qualità di aziende che muovono e rappresentano l’economia italiana dobbiamo chiederci cosa si può fare di più oltre al riciclo attuando un modello di economia circolare a tutto tondo. Le nuove normative europee, già in vigore o future, sono un’opportunità da cogliere per raggiungere questo obiettivo. Caffè Borbone integra la strategia sostenibile del Gruppo Italmobiliare, di cui fa parte, e ne supporta l’impegno con l’adesione al Global Compact, contribuendo ai Sustainable Development Goals così come agli obiettivi più ampi delle Nazioni Unite. Le azioni concrete di Caffè Borbone per contribuire alla circolarità prevedono l’uso responsabile delle risorse in tutto il ciclo produttivo fino al packaging e allo smaltimento dei materiali di scarto con recupero dei sottoprodotti tramite riutilizzo o valorizzazione. Delle oltre 14.000 tonnellate di materiali utilizzati per il packaging primario e secondario dei prodotti Caffè Borbone, di cui oltre il 60% è carta, circa il 10% diventa rifiuto di processo. Quasi il 90% dei rifiuti di processo generati viene valorizzato come risorsa per altri cicli di consumo o di produzione.

Infine, anche Mauro Bazzara – CEO Bazzara con il suo intervento dal titolo “Purpose sostenibile come nuovo modello per creare valore”, che conclude: “In un contesto globale in cui sistemi economici e sociali si ergono su paradigmi in rapida, e forse precoce, mutazione, per affrontare le sfide ambientali e sociali del XXI secolo, tutte le imprese dalle grandi aziende alle PMI saranno chiamate a adottare una cultura in cui saranno misurate, oltre che in base ai loro risultati economici, anche in base alla capacità di generare un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. La distinzione tra “For Profit” e “Non Profit” è ancora efficace o inadatta ad affrontare le sfide sociali e ambientali del nostro tempo? Come guidare la transizione verso modelli economici ‘rigenerativi’, ovvero modelli in grado di generare significativo valore e impatto positivo non solo per gli shareholder ma anche per tutti gli altri stakeholder? Le Benefit Corporation sono un fenomeno in crescita a livello internazionale e costituiscono un movimento globale di ‘Purpose-Driven Businesses’ che ha l’obiettivo di diffondere un nuovo paradigma economico, che vede le imprese come protagoniste nel rigenerare la società”.

Ricordiamo che quest’anno sarà possibile seguire la diretta streaming sia in italiano che in inglese collegandosi al sito www.bazzara.it sul quale è dedicata un’apposita sezione.

 

+ info: www.bazzara.it

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