Grande fermento per la 5° edizione del TriestEspresso Expo organizzato da Fiera Trieste in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste ed il contributo della Camera di Commercio di Trieste; un evento che richiamerà i più importanti imprenditori della filiera del caffè a livello mondiale nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia dal 28 al 30 ottobre di quest’anno.
L’edizione 2010 è particolarmente attesa da tutti gli operatori per fare il punto su questo mercato che non sembra conoscere la crisi: negli ultimi 5 anni il mercato mondiale del caffè è infatti cresciuto costantemente sia in termini di valori che di volumi. “Il settore del caffè espresso – commenta il presidente di Fiera Trieste Spa, Fulvio Bronzi – cresce in tutte le aree geografiche e l’industria italiana è sicuramente all’avanguardia. In questa edizione rafforzeremo inoltre la collaborazione con le realtà scientifiche del territorio che forniranno a tutti i partecipanti all’expo una mappatura delle nuove tendenze tecnologiche e le novità nello studio della genetica della pianta”.
I numeri del TriestEspresso Expo sono in costante crescita. Nella passata edizione del 2008 c’è stato un incremento delle aree espositive del 37,5%, i visitatori sono arrivati da 79 paesi, gli operatori esteri presenti sono stati il 41% del totale, mentre i giornalisti che hanno seguito l’evento si sono accreditati da 17 Paesi.“Anche per l’edizione 2010 i numeri continueranno a crescere – continua Bronzi – e con essi la qualità e l’efficacia di questo appuntamento capace di far concludere affari per milioni di euro; il 70% delle aree espositive è già stato assegnato in una manifestazione altamente specializzata sulla filiera dell’espresso che può vantare un tasso di fidelizzazione espositori superiore all’87%.”
Non è un caso che a Trieste si sia sviluppato questo settore: qui sono insediate oltre 50 imprese con un fatturato di 500 milioni di euro ed oltre 900 occupati. Di fronte ad un’importazione globale in Italia di 7.477.166 sacchi nel 2008, dei quali il 27% circa è stato importato attraverso la dogana di Trieste. Si ipotizza che il transito (estero per estero, ovvero non importato in Italia) di caffè crudo attraverso il punto franco triestino ammonti a ca. 2.000.000 di sacchi annui. Il porto è infatti il primo scalo del Mediterraneo, con un traffico di caffè che comprende ben il 15% dell’intera filiera nazionale. Qui si è realizzato il Distretto Industriale del Caffè, caratterizzato dalla ricerca della qualità del caffè espresso italiano e dalla promozione della sua conoscenza e immagine anche nei mercati emergenti.
+ info: – foto ad alta definizione sono scaricabili dalla sezione PRESS del sito www.triestespresso.it