Il gusto e l’aroma di un espresso, ovvero il suo sapore, dipendono da molti fattori. Dalla maestria del barista, che deve estrarlo a regola d’arte. Dalla tostatura scelta dal torrefattore, che può valorizzare acidità e corposità. Dalla varietà di ingredienti che compongono il caffè, che non è mai “semplicemente” un caffè. Il caffè è una difficile ricetta, una combinazione di varietà provenienti da diverse coltivazioni oppure l’esaltazione dei frutti tipici di un’unica terra d’origine.
Fare cultura sulle diverse ricette del caffè, all’interno di un’evento importante come Golositalia, è l’obiettivo che si sono preposti 3 studenti degli istituti alberghieri della nostra provincia. Il prossimo 24 febbraio, sul palco della Trismoka Challenge, Asia Chiari, Matteo Fredi e Martina Rovida proporranno infatti una coinvolgente “lezione” sulle caratteristiche specifiche di un caffè monorigine o una miscela, provando a conquistare i serveri giudici attraverso l’esaltazione dei loro diversi sapori.
Il caffè è infatti un ingrediente che, da sempre, entusiasma Asia, studentessa del Vincenzo Dandolo di Corzano che vorrebbe eccellere nel mondo del lavoro proprio attraverso questa profonda conoscenza della materia prima. Un sapere che allena con tanta passione anche Matteo Fredi dell’Andrea Mantegna di Brescia: un altro giovane talento che dedica al caffè “quanto più tempo possibile”. Ed è un “vizio prediletto, un piacere che scorre lento come le emozioni” anche per Martina Rovida, la studentessa del Caterina de Medici di Gardone Riviera. 3 aspiranti baristi che, al prossimo Trismoka Challenge, proporranno 3 diverse ricette del gusto. 3 sicure opere d’arte che attendiamo di conoscere ed assaporare.
A TRISMOKA IL CAFFÈ È UN ARTE CHE CI TRAMANDIAMO DA PIÙ DI 50 ANNI
“Siamo torrefattori con una tradizione familiare. Produrre caffè un’arte che ci tramandiamo da oltre 50 anni, in una torrefazione sulle sponde del Lago d’Iseo che ora è anche una scuola ed il nostro quartier generale. Un’evoluzione naturale per una famiglia impegnata, ieri come oggi, a creare un buon caffè espresso e a diffonderne la cultura. Dal 1978, infatti, tutto è cresciuto, ma nulla è cambiato. Ogni giorno il patron Gino Uberti, il figlio Paolo e tutti noi ricerchiamo il grani migliori. Curiamo con attenzione la tostatura. Formiamo e assistiamo i baristi maestri del gusto, così come i più giovani artisti di domani. Con la passione e l’impegno di sempre”
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