L’AIJN (Associazione dei produttori europei di succhi di frutta) accoglie con favore la revisione degli standard di marketing dell’UE per le cosiddette direttive “colazione”, volta a rafforzare gli standard di marketing esistenti relativi a miele, succhi di frutta, marmellate e latte.
Nello specifico, la revisione della Direttiva sui succhi di frutta, in vigore come tale dal 2012, rappresenta un passo avanti, allineando la Direttiva alle preoccupazioni contemporanee e alle richieste del settore. Durante tutto questo processo, AIJN ha collaborato attivamente con le istituzioni dell’UE per garantire una considerazione e una rappresentazione complete delle prospettive del settore.
Fungendo da pietra angolare di una legislazione meticolosa, la Direttiva europea sui succhi di frutta garantisce i più elevati standard di sicurezza e qualità per i succhi di frutta, offrendo allo stesso tempo informazioni complete ai consumatori di tutta Europa riguardo alla composizione, alla natura e ai metodi di lavorazione autorizzati dei succhi di frutta.
L’ultima revisione affronta diversi aspetti e apporta grande innovazione al settore:
INTRODUZIONE DELLA CATEGORIA SUCCHI DI FRUTTA A RIDOTTO CONTENUTO DI ZUCCHERI
È stata accolta con favore l’introduzione della nuova categoria di “succhi di frutta a ridotto contenuto di zuccheri”, in linea con gli obiettivi della strategia Farm to Fork, offrendo una maggiore scelta di prodotti per i consumatori. Nello specifico si aggiungono tre prodotti:
- “Succhi di frutta a ridotto contenuto di zuccheri”;
- “Succhi di frutta da concentrato a ridotto contenuto di zuccheri”;
- “Succhi di frutta concentrati a ridotto contenuto di zuccheri”.
I futuri prodotti potranno essere definiti “succhi di frutta a ridotto contenuto di zuccheri” solo se sarà stato eliminato almeno il 30% degli zuccheri naturali e se manterranno le caratteristiche essenziali del succo di frutta da cui provengono.
INFORMAZIONI SUL CONTENUTO DI ZUCCHERO
In Europa, i consumatori potrebbero non essere sempre consapevoli del fatto che i succhi di frutta non contengono zuccheri aggiunti. Entrambe le istituzioni hanno convenuto che è necessaria maggiore trasparenza. A tal fine, hanno consentito all’industria di utilizzare la dichiarazione volontaria secondo cui “i succhi di frutta contengono solo zuccheri naturali”.
INCLUSIONE DEL SUCCO DI COCCO
Riflettendo l’evoluzione delle tendenze del mercato e delle preferenze dei consumatori, il cocco è stato incluso nell’allegato V della direttiva, accompagnato da un livello Brix specificato di 4,5. Inoltre, l’acqua di cocco è riconosciuta come sinonimo di succo di cocco.
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AUTORIZZAZIONE DI ULTERIORI SOSTANZE PER LA CHIARIFICAZIONE
La direttiva ora consente l’uso di proteine vegetali derivate da grano, piselli, patate e semi di girasole per la chiarificazione dei succhi di frutta, garantendo l’allineamento con le pratiche contemporanee.
In attesa dell’adozione formale da parte del Consiglio e dell’entrata in vigore della Direttiva, è previsto che la Commissione Europea avrà il compito di elaborare un Atto Delegato sui succhi di frutta a ridotto contenuto di zucchero, esaminando la fattibilità dell’etichettatura di origine dei frutti utilizzati e lo sviluppo di atti di esecuzione per metodi di analisi. In risposta a questi sforzi, AIJN riafferma il suo impegno verso una collaborazione responsabile, sostenendo politiche che diano priorità alla salute dei consumatori e alla sostenibilità nel settore.
+INFO. aijn.eu/