Secondo quanto riferisce www.thedrinksbusiness.com, il Regno Unito è diventato uno dei mercati in più rapida crescita per le birre a basso contenuto alcolico, in seguito alla modifica delle accise sugli alcolici introdotta la scorsa estate.
Secondo i dati IWSR, le vendite di birra a bassa gradazione alcolica sono raddoppiate, passando da 650.000 ettolitri nel 2023 a quasi 1,3 milioni l’anno scorso. Nel complesso, il Regno Unito è diventato l’ottavo mercato al mondo per la birra a bassa gradazione alcolica, in ascesa rispetto al 13° posto del 2022. La notizia segue la riforma fiscale dell’agosto 2023, in base alla quale le birre con una gradazione alcolica pari o inferiore al 3,5% sono classificate come bevande a bassa gradazione alcolica e sono tassate meno rispetto alle birre con una gradazione alcolica superiore
ANCHE I GRANDI GRUPPI HANNO MODIFICATO LA GRADAZIONE DI ALCUNE BIRRE
Una serie di grandi birrifici e giganti delle bevande hanno rapidamente modificato le ricette per aggirare le nuove norme fiscali, con il risultato che un gran numero delle birre lager più popolari del Regno Unito ha visto il proprio contenuto alcolico ridursi a meno del 3,5%.
La Carlsberg Marston’s Brewing Company (CMBC) ha ridotto la gradazione alcolica della sua birra di punta dal 3,8% al 3,4%, mentre la Heineken ha ridotto la gradazione alcolica del suo marchio John Smith’s Extra Smooth dal 3,6% al 3,4%. Secondo un’analisi basata sulla variazione del grado alcolico, Carlsberg pagherà ora 9,27 sterline per ogni litro di alcol per la sua Pilsner danese, poiché rientra nella soglia inferiore al 3,5% di grado alcolico, rispetto alle 20,01 sterline al litro per le birre che hanno un grado alcolico compreso tra il 3,5% e l’8,5% di grado alcolico.
Anche Dark Star, di proprietà di Asahi, ha recentemente ridotto il suo Hophead dal 3,8% al 3,4%. Altri birrifici hanno lanciato nuovi prodotti nella fascia di ABV inferiore al 3,5%, come la Cold Beer di BrewDog, che è al 3,4%. Più di recente, la Guinness ha effettuato un grande investimento nella variante dealcolata 0,0 della sua birra di punta, espandendola prima al mercato locale irlandese, per poi portarla nel Regno Unito tramite una sperimentazione presso il pub di Soho The Devonshire e ora anche nel mercato locale più ampio.
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Inoltre, la British Beer and Pub Association ha affermato che la stragrande maggioranza dei pub serviva almeno una birra a basso contenuto alcolico o analcolica. Sebbene la maggior parte di queste sia ancora in bottiglia e lattina, il numero di birre a basso contenuto alcolico o analcoliche servite alla spina è quadruplicato dal 2019.
Fonte: www.thedrinksbusiness.com