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Umami racconta il Campionato italiano di tostatura del caffè


Si è svolta a Rimini, nell’ambito del 37° Sigep, la finale del Campionato Italiano Roasting 2016, organizzata da Umami Area in collaborazione con SCAE Italia e Rimini Fiera. La sfida ha confermato il primato, per il terzo anno consecutivo, di Rubens Gardelli e ha rivelato il talento degli artigiani del caffè, qualificati alla finale nazionale.

Sono saliti sul podio assieme al titolare della Gardelli specialty coffees di Forlì, il secondo classificato Moritz Hofer di Caroma Caffè e Mario Miconi di Caffè Italia al terzo posto. Rubens Gardelli rappresenterà l’Italia al mondiale di tostatura World Coffee Roasting Championship al prossimo evento di Shangai, in Cina, nell’ambito della fiera Hotelex dal 29 marzo al 1° aprile 2016.

I sette finalisti – Emanuele Tomassi, Mario Miconi, Andrea Trevisan, Iuri Grandini, Moritz Hofer, Josef Gander e Rubens Gardelli, campione uscente e nuovamente vincitore – hanno messo in campo la loro preparazione e conoscenza del caffè nelle tre giornate di gara. Il campionato dedicato ai torrefattori, infatti, si articola in un complesso susseguirsi di prove, come dettato dai regolamenti internazionali del World Coffee Events. Lo svolgimento di gara corrisponde alla lavorazione del caffè dalla selezione dei chicchi crudi, alla tostatura fino all’assaggio “alla brasiliana” dei prodotti precedentemente torrefatti. L’obiettivo è ottenere il migliore risultato in tazza, trovare il preciso e desiderato profilo di tostatura e, quindi, esaltare le caratteristiche positive dei diversi caffè. La gara prevede la tostatura di una singola origine in un prova di 30 minuti e la preparazione di una miscela di caffè con un’ora di tempo a disposizione. La giuria, chiamata a decretare il miglior tostatore, classifica i caffè presentati a fine gara sulla base dei parametri specificati nella scheda di valutazione specifica del campionato tratta da quella della SCAA (Speciality Coffee Association of America) tra i quali, l’equilibrio tra dolcezza e acidità, il “flavor” che deriva dalla valutazione sensoriale che coinvolge olfatto e gusto, infine un giudizio complessivo che incide, assieme agli altri valori, sul punteggio finale.



Per torrefattori e micro-roasters lo stage del campionato nazionale rappresenta una prova importante che valorizza la professionalità italiana, la qualità dei prodotto specialty, l’artigianalità e lo studio che sottendono a una tazza di caffè. Come specificato dagli organizzatori durante la premiazione, il processo di tostatura di diversi caffè non consiste nella sola variazione di tempi o temperatura di cottura, bensì parte dalla misurazione e valutazione accurata dei singoli chicchi, compresi i parametri di densità e umidità nei grani, capaci di compromettere il risultato se non adeguatamente trattati. Andrej Godina, presidente di Umami Area ha sottolineato, inoltre, che «l’eccellenza della filiera del caffè espresso italiano passa necessariamente attraverso la formazione e la gara del campionato è di fondamentale importanza per l’aggiornamento professionale degli operatori. Il chapter italiano della SCAE è forse l’unico a livello internazionale ad organizzare il campionato strutturandolo in diverse selezioni nazionali e una finale che, grazie al supporto di Rimini Fiera e con il Sigep, prende una visibilità di assoluto rilievo – prosegue Godina –. Ritengo doveroso un ringraziamento a Marco Cremonese, responsabile del campionato, al cui entusiasmo dobbiamo lo svolgimento dello stesso, a SCAE Italia per lo sforzo organizzativo a supporto delle gare e, soprattutto, a tutti i partecipanti che hanno saputo mettersi in gioco sul palcoscenico nazionale».

La sfida è stata organizzata da Umami Area e da SCAE Italia ed è stata possibile grazie al referente di gara, Marco Cremonese e grazie al supporto delle aziende partner del campionato: Petroncini Impianti che, in qualità di main sponsor tecnico ha fornito le macchine tostatrici e una tecnologia di nuova generazione, Orveca e BUNN per l’attrezzatura dedicata alla fase di assaggio (in gergo, coffee cupping) preparata alla brasiliana, Dalla Corte per le macchine espresso a disposizione dei concorrenti e Imperator, trader di caffè verde, per la selezione e fornitura dei caffè crudi da tostare in gara. Precisamente, i finalisti della competizione hanno utilizzato un arabica lavato dal Brasile per testare la macchina; un altro brasiliano, arabica semilavato, selezionato per comporre il blend insieme a un caffè arabica lavato e certificato biologico, proveniente da San Juan del Río Coco in Nicaragua e cresciuto a un’altitudine di oltre 1600 metri slm. Infine, per la prova dedicata alla tostatura della singola origine, è stato selezionato un caffè africano del distretto di Ngoma in Ruanda e, nello specifico, dalla stazione di lavaggio Ishema dove nel 2014 è stato attivato un programma di sostegno e sviluppo per le donne che gestiscono la washing station.

Umami Area

L’associazione opera dal 2015 a Firenze e promuove la cultura del caffè di qualità attraverso l’organizzazione di corsi di formazione, iniziative ed eventi rivolti agli operatori del settore e al pubblico. L’associazione non solamente organizza eventi di formazione non solamente in Italia ma anche nei paesi di formazione del caffè con i viaggi in Honduras e in Colombia.

Segreteria Umami Area

Giacomo Monachesi +39 333 4786943

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