© Riproduzione riservata
“Un rincón de España en el centro de Florencia”, Toscana e Spagna non sono mai state così vicine. Merito de “La Cova – Tapas Bar”, il ristorante più cercato dagli spagnoli nel cuore di Firenze. Ma anche il miglior modo di visitare la penisola iberica senza noiose code, check-in dell’ultim’ora e interminabili ore di volo. Con qualche euro in tasca e un sano spirito di avventura, senza alcuna perdita di tempo, turisti e non possono infatti calarsi appieno nell’atmosfera spagnola a pochi passi da Piazza Pitti (Sdrucciolo de’ Pitti, 19r).
Dalla Catalogna alla Galizia, da Madrid a Granada, a “La Cova” (letteralmente grotta: nome ispirato dalla stanza più riservata della location, perfetta per degustazioni ed eventi privati) ce n’è infatti davvero per tutti i gusti. Un progetto di ricerca alimentare e sociale, non certo un semplice ristorante. Una sfida già vinta a Prato dai suoi quattro giovani e ambiziosi proprietari, una sfida che si sta dimostrando vincente anche a Firenze. Frutto di rapporti diretti con piccoli produttori locali, passione per l’autenticità e frequenti viaggi sul campo a caccia di specialità gastronomiche ed etichette di vino sui generis. Con un grande obiettivo di base, totalmente hecho en España: “compartir”, condividere, nella sua più ampia acccezione.
Perché a “La Cova” si mangia e si beve rigorosamente in compagnia, in un ambiente vivace e colloquiale, tra un pincho moruno (coppia di spiedini di pollo cotti alla piastra con una lunga marinatura in un adobo a base di paprika e pimentón dulce, spezia di derivazione araba già anticamente usata per conservare gli alimenti) e una tapa di rabo de toro (coda di toro cotto a fuoco lento per almeno quattro ore con vino e spezie tipiche del sud della Spagna). O, magari, dividendosi un piatto di patatas bravas (patata di montagna fritta servita con salsa aioli e salsa brava) o di croquetas de bacalao frito (crocchette di baccalà).
Un’experiencia española a 360°, che Beverfood.com ha potuto vivere in prima persona nella giornata di ieri, quando la stampa ha goduto di una deliziosa degustazione di jamón ed esplorato la sempre aggiornatissima proposta gastronomica del locale. Tre, i prestigiosi attori protagonisti dell’evento: Jamón Serrano Gran Reserva, stagionato oltre 20 mesi e originario della Sierra de Los Pedroches (Cordoba), Jamón Ibérico Cebo Jabugo, stagionato oltre 24 mesi (Huelva), e Jamón Ibérico de Bellota, prodotto da suini alimentati esclusivamente con ghiande ed erba, stagionato per più di 30 mesi (Cordoba).
Per rompere il ghiaccio, però, c’è subito un bicchiere alla classica barra (bancone) di Cava fresca (vino spumante rigorosamente spagnolo), in mezzo a un assortimento di pintxos baschi (“rivisitazione” dei crostini con una piccola fetta di pane sommersa da ingredienti elaborati o meno): da provare assolutamente quello con espuma de mantequilla y anchoa del Cantábrico (spuma di burro e acciuga del Cantabrico) e quello con queso cabral, nuez y cebolla caramelizada (formaggio di capra, noce e cipolla caramellata nello Jerez).
Un primo assaggio, che ha fatto felici i cinque sensi, del grande evento di giovedì prossimo, quando a “La Cova” si celebrerà il “Día de Andalucía”, in programma proprio il 28 febbraio. Con musica live, jamón e, ovviamente, le immancabili tapas tipiche del sud della Spagna. Ragioni senza dubbio molto valide per lasciarsi andare a una serata tutta da vivere e ben diversa dalle altre.
© Riproduzione riservata