Bosco Viticultori, la cantine appartenente al gruppo Vi.V.O. – Cantine Viticoltori Veneto Orientale s.a.c., si prepara all’imminente kermesse del vino italiano (Verona 7-10 aprile) celebrando i riconoscimenti ottenuti ai concorsi organizzati da Vinitaly e presentando la propria visione del raboso, vitigno emblematico della zona del Piave. Due i vini della cantina premiati quest’anno: il Prosecco Treviso DOC Spumante Extra Dry “Bosco dei Cirmioli” con il Diploma di Gran Menzione al Concorso Enologico Internazionale ed il Pinot Grigio I.G.T. delle Venezie “Bosco dei Cirmioli”, che ha ottenuto la medaglia di bronzo al Concorso Internazionale del Packaging.
“E’ per la qualità del vino che il cliente compra dalla seconda bottiglia in poi, ma spesso l’immagine della bottiglia è determinante per invitare a provare un vino la prima volta” commenta Lorenzo Biscontin, Direttore Generale di Bosco Viticultori. “Alla Gran Menzione del Concorso Enologico, si è aggiunto quest’anno il riconoscimento per il re-styling realizzato nel 2012. Significa che stiamo rafforzando tutti gli elementi della nostra strategia.”Si confessa piacevolmente sorpreso Antonio Dore, titolare dello studio Idee Materia di Portogruaro che ha realizzato il packaging “La scelta dell’azienda di optare per un’immagine di avanguardia non era facile in un settore tradizionalista come quello del vino. La soddisfazione maggiore però è venuta da clienti e consumatori che, malgrado la grafica astratta, hanno tutti ritrovato l’idea identitaria che c’era alla base: il legame con la terra ed vigneto. Incassati i riconoscimenti per il lavoro svolto, la cantina di Salgareda guarda al futuro presentando al Vinitaly 2013 due diverse interpretazioni del raboso: lo Spumante Rosè DOC Venezia dry ed il Piave Malanotte DOCG. “La valorizzazione del raboso va giocata sulla sua duttilità” secondo l’enologo di Bosco Viticultori Simone Casazza, “con lo Spumante Rosè DOC Venezia abbiamo messo in luce la freschezza floreale del raboso giovane. Il risultato è un vino piacevole, pieno, con un finale fresco, ideale per la stagione estiva. Il Piave Malanotte DOCG al contrario sfrutta la capacità di invecchiamento del vitigno per ottenere un rosso importante caratterizzato dall’equilibrio tra l’eleganza dei tannini e la corposità del vinitigno, esaltato con il 30% di uve appassite.”
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