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Unionbirrai chiede d’affiancare la semplificazione burocratica alle politiche di filiera 100% italiana


Unire alla grande attenzione per la creazione di filiere brassicole 100% italiane, l’attuazione di misure concrete di semplificazione e sburocratizzazione operative. È quello richiesto da Unionbirrai, l’associazione dei piccoli birrifici indipendenti, durante la presentazione del primo anno di attività del progetto LOB.IT coordinato dal Crea, l’ente di ricerca del Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Sovranità Alimentare.

 

 

“L’importante lavoro portato avanti sul sostegno alla produzione di materie prime locali di qualità affinché si giunga alla creazione di filiere corte della birra offrirà al comparto ulteriori validi elementi di marketing territoriale che ben si conciliano con le nostre prospettive di puntare sul turismo brassicolo e le cosiddette strade della birra – dichiara Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai – Al contempo, però, per ridare slancio e sostenere le imprese del settore, soprattutto le più piccole, diviene cruciale alleggerire il carico di obblighi burocratici pensati per l’industria e che comportano un onere di tempo ed economico per i birrifici artigianali ma anche un aggravio per la correlata spesa pubblica per i controlli”.

 

 

Le agevolazioni richieste da Unionbirrai non muterebbero gli incassi d’accisa dello Stato, sgraverebbero di burocrazia le imprese e renderebbero più agile il lavoro degli organi di controllo. L’invito è quello di proseguire nel solco del decreto ministeriale 4 giugno 2019 affinché prime semplificazioni introdotte non siano più soggette a singole interpretazioni che conducono, paradossalmente, a discriminazioni di trattamento tra i diversi territori di applicazione. Un’ulteriore proposta è poi quella dell’eliminazione per i microbirrifici dell’obbligo della bolla di accompagnamento merce XAB con possibilità di utilizzo dei normali documenti di trasporto DDT.

“Piccole agevolazioni tecniche e burocratiche che, nella loro globalità, si rivelerebbero determinanti per l’operatività quotidiana delle piccole imprese brassicole – conclude Ferraris (Unionbirrai) – Per questo, continuiamo ad auspicare che riprenda l’iter di confronto, avviato oramai un anno fa al Masaf, che possa condurre a riforme organiche e impattanti”.

+Info: www.unionbirrai.it

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