Sempre attiva sul fronte della valorizzazione della birra artigianale, Unionbirrai ha iniziato il 2022 con un’azione di tutela per l’uso corretto della definizione “birra artigianale”. Ci è stato segnalato, infatti, che digitando “birra artigianale” sul portale Amazon appaiono decine di prodotti che non possono legittimamente qualificarsi come tali ai sensi della normativa (art.2, comma 4bis, L. 16 agosto 1962, n. 1354, come modificata dall’art.35, comma 1, L. 28 luglio 2016, n.154).
In seguito alla segnalazione, il direttivo Unionbirrai ha prontamente inviato una lettera ai responsabili Amazon e alle autorità competenti, al fine di chiedere l’immediata cessazione dell’uso del termine artigianale per le birre che non corrispondo ai requisiti della normativa, nonché, allo scopo di prevenire la reiterazione in futuro di analoghe condotte, esortando Amazon a voler acquisire, prima della messa in vendita online da ogni fornitore, debita dichiarazione preventiva sul carattere artigianale della birra proposta.
Inoltre, è stato segnalato all’azienda che le birre contraddistinte in etichetta dal marchio “Indipendente Artigianale” risultano titolate all’utilizzo della denominazione di birra artigianale in esito ai controlli interni all’associazione stessa.
Vi ricordiamo che è possibile inviare le segnalazioni in merito all’uso erroneo della denominazione “birra artigianale” via mail (possibilmente corredata da prova audio/video/fotografica) all’indirizzo
+Info: www.unionbirrai.it