L’Unione Nazionale Consumatori ha presentato un’istanza al ministero dell’Istruzione, a quello della Salute e a quello dello Sviluppo Economico perché nelle scuole si blocchi la distribuzione di borracce di acciaio e di alluminio.
“Preservare il pianeta è sacrosanto, ma non possiamo farlo sulle spalle dei nostri figli” è quanto dichiara Massimiliano Dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori, che aggiunge: tutti sappiamo che se la plastica non viene correttamente riciclata può causare danni enormi all’ambiente, ma non conosciamo ancora le conseguenze per la nostra salute dell’utilizzo prolungato di borracce realizzate con materiali di dubbia provenienza. Non è quindi con scelte demagogiche che si salva il pianeta, ma lavorando per aumentare i numeri del riciclo e contemporaneamente costruendo una normativa su prodotti come le borracce per salvaguardare la salute pubblica”.
“Per le borracce manca una certificazione ed una normativa di riferimento specifica. Ci siamo rivolti già nel mese di giugno scorso ai vari ministeri competenti in materia, chiedendo loro un intervento, che tuttavia stiamo attendendo. Al Ministero dell’Istruzione chiediamo ora, a titolo precauzionale, di bloccare la distribuzione selvaggia delle borracce, in attesa che gli altri ministeri facciano la dovuta chiarezza sull’uso e su una normativa che garantisca la sicurezza di questi contenitori”, conclude Dona.
Ricordiamo che nel giungo scorso una ricerca effettuata dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università La Sapienza di Roma, commissionata da Fondazione Acqua, aveva rilevato che le borracce in alluminio rilascerebbero nell’acqua che beviamo, tracce di metalli e di altri composti chimici. Finisce così ai raggi X uno dei simboli dell’utilizzo ecosostenibile dell’acqua.
Fonte:
www.consumatori.it/comunicati-stampa/salute-no-borracce-scuole-intervenga-ministero