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Nel primo trimestre del 2014 incremento di fatturato del 6,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e +2,7% per l’occupazione. Sinatra: “il contatto diretto con i consumatori si conferma formula vincente rispetto ai canali commerciali più tradizionali”. Per il presidente di Univendita, Ciro Sinatra “questi risultati dimostrano ancora una volta che il contatto diretto con i consumatori, che possono acquistare tranquillamente a casa, assistendo a una dimostrazione personalizzata, continua a rivelarsi la formula distributiva vincente rispetto ai canali più tradizionali del commercio ed è premiata dalla crescente fiducia dimostrata dai clienti”.

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Il 2014 comincia con un deciso incremento di fatturato per le aziende associate Univendita (Unione Italiana Vendita Diretta): il primo trimestre dell’anno si è chiuso, infatti, con vendite per 320 milioni e 600mila euro; il 6,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Questo risultato conferma l’andamento positivo e anticiclico della vendita diretta a domicilio d’eccellenza, in decisa controtendenza rispetto a indicatori importanti: quello dei Consumi Confcommercio, che ha registrato, per i consumi della famiglie italiane a marzo, un calo del 2,1% in termini tendenziali e la situazione economica complessiva che, nel primo trimestre 2014, ha visto il Pil mantenersi ancora negativo (- 0,5%) e, a marzo, l’inflazione crescere dello 0,4%.

 Nel dettaglio, il comparto più dinamico è stato “beni durevoli casa” con un incremento del 7,1%, che, con una quota di mercato del 66%, si conferma il comparto di maggior rilievo della vendita a domicilio, seguito da “cosmesi e cura del corpo” (+4,2%). A seguire “alimentari e beni di consumo casa” con un +3,8%. In netta crescita il comparto “altri beni e servizi” (+15%) trainato dall’andamento positivo del settore viaggi e turismo. Conclude Sinatra: “mentre la ripresa della domanda interna sembra rimandata alla fine della primavera, quando potrebbero avvertirsi gli effetti della riduzione del carico fiscale sui redditi di parte dei contribuenti, per la vendita a domicilio, in realtà, la crisi non c’è mai stata. Le vendite delle imprese associate Univendita, infatti, hanno conosciuto, dal 2009 al 2013, un incremento nel proprio business intorno al 30%”. Sul fronte occupazionale, i venditori a domicilio sono 69.000, in crescita del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2013, con una componente femminile pari all’88,6%.

 +info: www.univendita.it

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IL GIRO D’AFFARI DELLE IMPRESE DI VENDITA A DOMICILIO

 Il centro studi Avedisco, una delle associazione di categoria del mondo della vendita diretta a domicilio, ha diffuso i dati stimati del settore in Italia, indicando il fatturato complessivo delle aziende italiane in 2.780 milioni di euro. Ne consegue che Univendita (l’altra associazione di categoria), con le sue 12 aziende associate, che nel 2013 hanno fatturato complessivamente 1 miliardo e 220 milioni di euro, rappresenta il 43,9% del settore. Avedisco, le cui 34 aziende associate hanno realizzato un fatturato di 822 milioni di euro, invece, è rappresentativa del 29,6% del mercato della vendita diretta in Italia.

Le 78 aziende italiane (stima Avedisco) non rappresentate da una delle due associazioni di categoria, invece, complessivamente hanno realizzato un fatturato nel 2013 pari a 738 milioni di euro, ovvero il 26,5% del giro di affari italiano. Stando alle stime diffuse, il fatturato medio delle aziende della vendita diretta sarebbe pari a 22,4 milioni di euro. È invece di 101,7 milioni di euro il fatturato medio delle aziende associate Univendita, che rappresentano l’eccellenza della vendita diretta in Italia.

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