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L’utilizzo di droni spray per una viticultura di precisione: l’esempio della Svizzera


Via libera ai droni per spruzzare prodotti fitosanitari nei vigneti in Svizzera. Approvata la procedura di autorizzazione per aeromobili con tecnologia UAV che consente di sorvolare i vigneti a basse quote in modo molto preciso e automatizzato.

Sulla base di diverse ricerche, in due anni cinque servizi federali diversi hanno definito congiuntamente questa procedura, allo scopo di rendere accessibili nella pratica le possibilità offerte dalle tecnologie dei droni, in particolare come alternativa più precisa ai velivoli irroratori. Il Paese si posiziona quindi nettamente all’avanguardia in Europa in questa tecnologia.. I droni con tecnologia UAV (Unmanned Aerial Vehicle) si differenziano dai velivoli convenzionali, in quanto consentono di sorvolare a quote molto basse i vigneti in modo molto preciso e automatizzato.

Nati in ambito militare, gli UAV sono velivoli strategici senza pilota a bordo. Da strumenti rudimentali si sono evoluti e col passare del tempo hanno dimostrato sempre più la loro efficacia. I progressi tecnologici raggiunti hanno generato un crescente interesse affinché tali sistemi fossero utilizzati, oltre che per aspetti bellici, anche per migliorare alcune attività dell’uomo come appunto l’agricoltura. Le prescrizioni per il loro utilizzo sono contenute nell’ordinanza del DATEC sulle categorie speciali di aeromobili.

Rispetto ai velivoli convenzionali, i droni con tecnologia UAV (Unmanned Aerial Vehicle) possono volare a basse quote garantendo elevata precisione in modo automatico. Il flusso d’aria verso il basso generato dai multirotori impiegati assicura una deriva ridotta: numerose misurazioni effettuate in viticoltura hanno dimostrato che il valore è inferiore a quello dei tradizionali atomizzatori. Questi risultati positivi hanno posto le basi per l’elaborazione di una procedura di autorizzazione efficiente e orientata alla pratica, alla quale vengono sottoposti tutti i droni.. I dettagli della procedura sono disponibili all’indirizzo www.bazl.admin.ch/drohnen.



In Italia, il cosiddetto “spraying”, trova al momento forti limitazioni di ordine normativo. L’irrorazione di prodotti fitosanitari con mezzi aerei è vietata, fatte salve deroghe specifiche che possono essere concesse solo nei casi in cui non siano praticabili modalità di applicazione alternative oppure quando l’irrorazione presenti evidenti vantaggi in termini di riduzione dell’impatto sulla salute umana e sull’ambiente. Da considerare che, quando è stata redatta la normativa, il legislatore faceva riferimento all’utilizzo di elicotteri e aerei, e non ai droni, mezzi comparsi di recente sul mercato. Quindi, in questa ottica, è una norma da rivedere, in quanto l’applicazione di agrofarmaci attraverso l’utilizzo dei droni non è paragonabile a quella eseguita mediante elicotteri o aeroplani. Come ben messo in evidenza dal presente studio svizzero, l’utilizzo dei droni con tecnologia UAV è una metodologia di applicazione che annulla quasi del tutto il cosiddetto effetto deriva.

Per una informazione più completa cfr: www.youwinemagazine.it/2019/08/viticoltura-di-precisione-svizzera.html a cura di Alberto Grasso

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