La Valtellina del vino raccontata in un libro, ennesima dimostrazione della vivacità culturale e produttiva di una zona storica sempre più sotto i riflettori. Valtellina. “In alto i calici. Vini e cantine, alla scoperta del territorio”, una narrazione pulita ed elegante, senza sbavature e con la vivacità degli autori. Sara Missaglia, giornalista e sommelier e Paolo Stecca, esperto di naming legato al vino, insieme a un curatore d’eccezione come l’enologo Casimiro Maule, un nome che ha fatto la storia della Valtellina per tanti anni alla guida della cantina Nino Negri.
Ieri l’evento di presentazione ufficiale del libro in digitale in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier di Lombardia, una serata all’interno della rassegna “Annessi e Connessi” si è parlato molto di Valtellina, svelando alcuni segreti di un volume nato quasi per gioco davanti a un calice di Nebbiolo nell’estate del 2019 e tanti aneddoti. Presenti l’editore Paolo Bellavite che ha creduto nel progetto, il presidente di AIS Lombardia Hosam Eldin Abou Eleyoun, in una regione dove il rosso di Valtellina è sempre più protagonista. Due ore e mezza moderate dal giornalista Alessandro Francheschini Direttore di Viniplus che ha via via dato la parola agli autori.
“Abbiamo voluto raccontare un pezzo di Valtellina, non c’è la pretesa di esaustività ma questo libro è un invito ad andare a scoprire una terra unica, dove c’è un microclima eccezionale, io lo chiamo il Mediterraneo di montagna, l’occasione per conoscere produttori che stanno puntando molto sull’accoglienza e sul territorio ”- le parole di Sara Missaglia. Gli ha fatto eco Paolo Stecca, che ha spiegato una delle caratteristiche del volume, il fatto che alcuni vignaioli siano stati ritratti con a piedi nudi in mezzo alle loro vigne e nel cuore delle cantine. “Molto spesso c’è una rappresentazione delle mani dei vignaioli, noi abbiamo voluto puntare i riflettori sui loro piedi per evidenziare il contatto con la terra e la voglia di camminare in un percorso in vigna, come diceva il grande Veronelli. Altra particolarità l’inserimento di una sezione multimediale per una fotografia non statica ma dinamica del libro”.
Un blend che mette insieme carta e digitale, oltre all’esperienze diverse di chi l’ha realizzato creando un puzzle variegato in grado di narrare il territorio da un osservatorio diversificato. Una sorta di “non Guida” come spiegano gli autori che hanno girato in lungo e in largo i vigneti della zona con una fotografia nitida sulla realtà vitivinicola locale, molto cambiata rispetto agli anni in cui arrivò un giovanissimo Casimiro Maule in Valtellina alla corte del Sciur Carluccio Negri come miglior allievo della scuola di enologia di San Michele all’Adige.
“Oggi rispetto a cinquant’anni fa il panorama della Valtellina del vino è cambiato, ci sono state molte svolte a partire dagli anni ’80 quando la maggior parte del vino andava in Svizzera. Abbiamo dovuto rimboccarci le maniche e trovare nuovi sbocchi, rimettere in piedi la riconoscibilità di un prodotto che ha bisogno di tempo per esprimere i risultati migliori. Nel ’98 è arrivata la Docg per il Valtellina Superiore e nel 2003 per lo Sforzato. Una zona che punta sempre di più alla sostenibilità e si sta aprendo all’enoturismo, i nostri vini assomigliano di più a un Barbaresco e a un Nebbiolo dell’Alto Piemonte rispetto a un Barolo, la produzione annua si aggira intorno ai 3,5 milioni di bottiglie in un territorio unico dove bisogna riconoscere la passione dei viticoltori che non contano le ore di lavoro in vigna su dei muretti a secco che sono un patrimonio da preservare”.
Uno strumento di consultazione agile e versatile per conoscere più da vicino la Valtellina e i suoi vini, in un percorso tra produttori, vigneti, storia, cultura ed enogastronomia. I vignaioli presentati nel libro, aderenti al Consorzio Tutela Vini di Valtellina, vengono descritti in modo autentico e diretto, in un legame forte e imprescindibile con il territorio, in simbiosi con la vigna. Il libro pubblicato da Bellavite Editore è tutto da leggere e da bere in loco, visto che tramite QR code all’interno è collegato al canale YouTube Wine OneWine, dove sarà possibile conoscere i vignaioli ed entrare in contatto con il mondo del vino di Valtellina.
182 pagine, 48 cantine, 135 immagini, 50 cartine geografiche, 129 vini, con alcune sezioni di approfondimento sull’ambiente pedoclimatico, sul nebbiolo delle Alpi e i vitigni di Valtellina, i disciplinari del vino e l’enogastronomia. Interessante il focus sui personaggi del passato che hanno fatto grande la Valtellina: Carluccio Negri, Arturo Pelizzatti Perego e il Conte Cesare Sertoli Salis, con le testimonianze e i ricordi di chi li ha conosciuti bene e ha collaborato con loro. Il libro è disponibile a partire dal 5 marzo 2021 nelle librerie e sui principali store online, versione cartacea (euro 14,50 – formato 13,5 x 20,5 cm), la versione digitale (euro 9,50).