Si celebra il 1 novembre il Vegan Day, giornata dedicata allo stile di vita vegano che sta sempre più prendendo piede anche in Italia. Una scelta interpretata come uno stile di vita che può essere praticato sempre più facilmente, con in aumento la gamma di prodotti vegani disponibili nei supermercati, il veganismo appare come uno dei trend del momento. In crescita anche il numero di alberghi e ristoranti che si concentrano sul cibo senza animali, una percentuale in crescita negli ultimi anni, così come sempre di più anche i prodotti beverage vegani, vino e distillati in primis.
Una giornata con l’obiettivo di celebrare il veganesimo, ma anche per cercare un dialogo attivo con onnivori o vegetariani, che a differenza dei vegani consumano anche latticini e uova, sulle loro abitudini di consumo e sui vantaggi di un’alimentazione puramente vegetale. La Giornata Mondiale Vegana ha avuto origine in Inghilterra nel 1994, quando l’attivista vegana per i diritti degli animali Louise Wallis cercava un ambiente adatto per celebrare il 50° anniversario della Vegan Society. In qualità di presidente della Vegan Society, il suo obiettivo non era solo quello di sottolineare la continua esistenza di un’associazione vegana, ma anche di attirare l’attenzione sul fatto che la parola “vegan” aveva trovato la sua strada nella lingua inglese.
Secondo i più recenti dati Eurispes, il 5,4% degli italiani, circa uno su venti, dichiara di aver intrapreso la scelta vegetariana. Un dato leggermente in calo rispetto alla media degli ultimi 9 anni, dal 2014 al 2022 (5,9%), con una flessione rispetto allo scorso anno (-0,4%). C’è inoltre un 9,7% di persone che anche se oggi non lo è più, ha un passato da vegetariano, mentre l‘1,3% si dichiara vegan. Ne consegue una crescita dei prodotti dedicati, anche per chi vuole semplicemente sperimentare per curiosità l’assaggio di questi cibi, visto che tra vegetariani e vegani sono infatti il 9% circa dei consumatori in Italia.
Basta vedere i dati di alcune delle piattaforme di food delivery, per capire l’aumento delle tendenze veg. Nel 2021 su Uber Eats ordinativi vegani sono cresciuti del 165% rispetto all’anno precedente, l’hamburger veg è risultato il piatto più consegnato. Deliveroo invece può contare su oltre 3.000 ristoranti da cui poter ordinare specialità veg, con un incremento di ordini veg del +52% registrato nel terzo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le specialità vegane più ordinate sono burger, davanti a nuggets e tacos. Seguono poke, noodles, gelati, wrap, ricette a base di tofu, hummus e croissant. Tra le iniziative previste per il Vegan Day, il sito www.essereanimali.org propone la Settimana Veg, compilando un modulo sul sito vengono inviati un ricettario e dei consigli per approcciarsi alla cucina vegana, una scelta che in 24.743 hanno già fatto.
Tra le realtà specializzate su cibi vegani che si stanno facendo notare c’è Planted, food tech svizzera sbarcata in Italia nel 2021, che conta già oltre 150 partner tra ristoranti dal fine dining allo street food, alberghi e catene in tutta la penisola. Una crescita continua che li posiziona tra i migliori prodotti planted based, stringendo partnership, collaborazioni e ricette tradizionali per farsi conoscere ai consumatori italiani. Una delle collaborazioni più recenti quella con Flower Burger, per il lancio dell’Hercules Burger rigorosamente plant based, con colori e i sapori mediterranei. Una limited edition disponibile per 3 mesi a partire dal mese di ottobre nei 20 store di Flower Burger italiani e nei 4 punti di Marsiglia, Londra, Brighton e Amsterdam. Recentemente Planted ha raccolto 70 milioni di euro per lanciare una nuova linea di carne a base vegetale.