Le macchinette che dispensano caffè, tè, alimenti e bibite sono sempre più popolari e il loro assortimento va arricchendosi, per assumere addirittura connotati salutisti.Incipit dell’articolo pubblicato su Largo Consumo Marzo 2007 (pubblicazione autorizzata da Largo Consumo per Beverfood.com)
Qual è il vissuto, l’esperienza di consumo e quali sono le attese dei consumatori nei confronti dell’offerta di prodotti alimentari disponibili nei distributori automatici? Quali sono i principali prodotti consumati, luoghi e frequenza di consumo? Cosa spinge i consumatori a utilizzare i distributori automatici? E ancora, qual è il loro gradimento complessivo? Quali sono le loro considerazioni sul prezzo e quali i principali strumenti di pagamento utilizzati e quelli potenziali?
Infine qual è conoscenza, la percezione e la valutazione di future iniziative legate alla distribuzione di prodotti freschi nel vending? A queste domande ha risposto Nextplora, Istituto di ricerca e analisi di mercato, indagando, per conto di Largo Consumo, il vissuto e le attese della distribuzione automatica da parte dei consumatori italiani. La ricerca “La distribuzione automatica e le nuove prospettive di sviluppo“, è stata realizzata nel dicembre 2006 su un campione di 1.000 consumatori, 52% uomini e 48% donne, rappresentativi della popolazione italiana per classi di età (dai 16 ad oltre 64 anni), area di residenza (32% Nord-Ovest, 17% Nord-Est, 19% Centro e 32% Sud e Isole), titolo di studio (elementare, media inferiore, media superiore, laurea o altro) e professione (impiegato, imprenditore, casalinga, pensionato, operaio, studente, dirigente e altro). I risultati indicano, in primis, che i classici prodotti della distribuzione automatica, quali acqua, caffè e snack, sono i più consumati nel nostro Paese, questo per necessità o come momento di socialità. I distributori automatici, infatti, rientrano ormai nel vissuto abituale di ciascuno di noi, tanto per la funzionalità dello strumento (comodità, semplicità e velocità del rifornimento dei prodotti richiesti), quanto nell’ottica di piacevole “pretesto”, una pausa dalle attività quotidiane. L’attenzione dimostrata nei confronti di questi macchinari giustifica, inoltre, un elevato interesse riscontrato nei confronti dell’idea di poter trovare prodotti freschi, genuini, con minori contenuti di calorie e conservanti nel vending, ma con un unico problema, ancora irrisolto: la misurata fiducia sulla freschezza degli alimenti, vale a dire sui processi di conservazione degli stessi. L’esperienza di consumo di prodotti alimentari acquistati presso distributori automatici risulta essere diffusa e generalizzata. |
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Persone, Aziende, Marchi e Organismi citati nell’articolo:
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