Il comparto dei costruttori di distributori automatici in Italia vanta una leadership riconosciuta con un giro d’affari di oltre mezzo miliardo di euro, di cui il 70% destinato all’export. È quanto emerge da una analisi settoriale di Luca Orlando pubblicata su Il Sole 24 Ore del 20.04 u.s.
Il settore si è consolidato negli anni anche grazie ad un mercato interno particolarmente ricettivo, che vede oggi un “parco” installato di 800mila macchine, tra uffici, pubbliche amministrazioni, scuole e ospedali. Un primato europeo (la Francia ne ha 590mila, la Germania 545 mila) che consente di sviluppare un giro d’affari rilevante, con il “vending” in grado di arrivare a oltre 3 miliardi di euro di ricavi tra caffè e bevande calde, acqua e bevande fredde, snack dolci e salati e perfino piatti pronti e gelati.
Alimenti erogati oggi però in modalità completamente nuove, sfruttando le potenzialità della digitalizzazione per modificare in parallelo prodotti e processi. Schermi touch e ricette personalizzabili. E poi riconoscimento facciale, prenotazione via web, manutenzione effettuata dialogando su cloud, pagamenti smart. Monetina e pulsante appartengono ormai al passato, perché il settore della distribuzione automatica ha ormai virato con decisione verso le nuove tecnologie. I principali player del settore in Italia sono: la bergamasca N&W (leader nazionale), l’altra azienda bergamasca Bianchi Industry, la vicentina Fas International e la varesina Reha Vendors.