Il settore della distribuzione automatica in Italia, tradizionalmente in forte crescita e con una leadership internazionale, registra nel 2024 una frenata dopo due anni consecutivi positivi. Nei primi nove mesi dell’anno, infatti, il comparto ha subito una riduzione del fatturato del -1,77% (per un totale di 1,19 miliardi di euro) e un calo delle consumazioni del -3,41% (2,9 miliardi di pezzi), come emerge dallo studio condotto da Ipsos per CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica.
Il calo dei consumi: Inflazione e Smart Working
L’inflazione, con la conseguente riduzione del potere d’acquisto, ha inciso fortemente sui consumi, anche se il comparto ha cercato di contenere i prezzi. Inoltre, il lavoro da remoto si mantiene stabile con oltre 3,55 milioni di lavoratori in smart working in Italia, riducendo il numero di consumatori presso le vending machine collocate in uffici, enti pubblici e scuole.
Il calo è evidente anche nei prodotti tradizionalmente più venduti: il caffè, che rappresenta il 57% delle consumazioni del settore, segna un -2,92% rispetto al 2023. In difficoltà anche le bevande fredde (-3,65%), gli snack (-2,81%) e i gelati (-34,35%). Tuttavia, alcuni segmenti resistono: crescono gli energy drink (+0,89%), le bevande a base di frutta (+8,95% per quelle con bassa concentrazione di frutta), gli snack dolci (+4,77%) e il settore del confectionery (+5,21%).
Transizione 5.0: CONFIDA chiede una semplificazione al Ministero
La riduzione dei consumi, unita ai costi crescenti delle materie prime e alla diminuzione degli incentivi del piano Industria 4.0, ha influenzato anche il mercato delle vending machine, che ha registrato un calo delle vendite del -20,9% nei primi sei mesi del 2024. Per contrastare questa situazione, CONFIDA sollecita l’accesso agli incentivi del nuovo piano Transizione 5.0, che potrebbe dare un impulso fondamentale al settore. Tuttavia, le aziende lamentano complessità burocratiche che ostacolano l’accesso ai benefici.
“Oggi, pur avendo tutte le caratteristiche per rientrare nella Transizione 5.0, le imprese del vending non vi possono accedere per alcune disposizioni restrittive. Chiediamo al Ministero delle Imprese una semplificazione per salvaguardare un’importante produzione nazionale e rilanciare l’innovazione”.
Anche Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, sottolinea l’importanza di un accesso agevole agli incentivi per superare le barriere burocratiche e facilitare lo sviluppo tecnologico del settore:
“La distribuzione automatica non è più soltanto una questione di “pausa caffè”. Il vending oggi è competenza, innovazione e sostenibilità e sta sempre più andando verso “un vending 5.0”, competitivo, moderno e responsabile”.
Proseguendo, Sangalli aggiunge:
“Certo, l’accesso all’innovazione non è sempre privo di ostacoli. Penso al Piano Transizione 5.0, che è uno strumento di grande potenzialità. Talvolta, però, le imprese della distribuzione automatica, a causa delle loro specificità e delle complessità burocratiche del piano, incontrano delle difficoltà nell’accedere ai benefici. È fondamentale, quindi, lavorare insieme per superare queste barriere e creare un sistema di supporto che faciliti l’accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni”.
Formazione e Reclutamento: La Collaborazione con Randstad
A fronte delle difficoltà economiche, il settore si trova anche ad affrontare una carenza di personale qualificato, in particolare addetti al rifornimento e tecnici manutentori. CONFIDA, in collaborazione con Randstad, ha lanciato un progetto di recruiting e formazione gratuita finanziato dal Fondo Formatemp, con l’obiettivo di colmare il gap occupazionale. Lo studio condotto da CONFIDA ha rilevato una maggiore richiesta di personale nel Nord Italia, in regioni come Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Lazio.
La campagna prevede iniziative di mobilità territoriale, l’integrazione di lavoratori provenienti da Paesi extraeuropei e opportunità lavorative per ex detenuti, in linea con l’impegno sociale e occupazionale del settore.
+Info: www.confida.com/